Comune di Santa Giustina in Colle – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: I207
  • Codice Istat: 28080
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 7168
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.89
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

L’emblema, esposto assieme alla miniatura nella sala consiliare del Municipio, risale al decennio 1933 – 1943 per la presenza del cosiddetto Capo del Littorio.

 

Le due fasce ondate rappresentano i fiumi Tergola e Vandura che rispettivamente lambiscono i centri di Santa Giustina in Colle e della frazione Fratte. I due agglomerati vennero uniti in un soloComune dall’Austria dal 1° maggio 1816. In un certo senso, quindi, le due pezze stanno anche a simbolo dei due paesi.

 

Nell’interno dello scudo si ricorda pure il castello di origine medioevale esistente ed andato distrutto durante le calate dei barbari. Nel bozzetto infatti si raffigura una torre diruta, posta su di una collinetta ad evidenziare l’etimologia del toponimo stesso. L’altura era formata dai ruderi del citato maniero.

 

Secondo taluni attorno ad essa scorreva il fiume Tergola che quindi la recingeva come un’isoletta.

 

Per la presenza del capo crociato si possono dare tre interpretazioni simboliche legate a periodi storici diversi.

Una prima fa riferimento al sistema stradale romano del graticolato in quanto l’area era compresa nella colonia creata da Augusto nel camposampierese dopo la battaglia di Azio (31 a.C.).

La croce simboleggerebbe poi la creazione della locale prima pieve (IV secolo) detta “Cao del Mondo” (caput mundi), alla quale facevano riferimento tutti i cristiani della campagna centuriata.

 

La terza interpretazione del capo è quella di evidenziare il vicino centro di Camposampiero (avente appunto per simbolo la croce rossa in campo argento) di cui Santa Giustina in Colle seguì tutte le vicende storiche.

 

Lo stemma ed il gonfalone sono stati riapprovati, ovviamente senza il Capo del Littorio, dal Consiglio Comunale in data 6 maggio 1983 su proposta di Giancarlo Scarpitta ed hanno ottenuto l’ufficialità in data 27 ottobre dello stesso anno in sostituzione di uno stemma ufficioso assai usato nei civici carteggi.

Nel 1950, il Municipio, infatti, su progetto di uno studio araldico specializzato, adottò un altro semplice stemma: due fasce azzurre in campo argento tra le quali erano state poste due stelle a sei raggi pure azzurre.

I simboli volevano ovviamente ricordare rispettivamente i fiumi ed i centri abitati del Comune.

 

Un altro bozzetto, assai complicato, venne proposto da Don Olivo Casarin in un’interessante pubblicazione di storia locale.

 

 

 

Nota di Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento a due fasce ondate d’azzurro attraversate dalla torre quadrata, diruta, di rosso, chiusa, finestrata, murata di nero, posta di tre quarti, fondata sopra la collina erbosa, di verde, al capo d’argento alla croce di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
argento
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
collina, torre
Pezze onorevoli dello scudo:
croce, fascia ondata
Attributi araldici:
attraversato, chiuso, diruto, erboso, finestrato, murato, posto di tre quarti, quadrato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di rosso…”

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    27 Ottobre 1983