Comune di San Pellegrino Terme – (BG)

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Info
  • Codice Catastale: I079
  • Codice Istat: 16190
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4974
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 22.83
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il noto centro turistico di SAN PELLEGRINO, che prende nome dal santo vescovo di Auxerre al quale è dedicata la chiesa parrocchiale, dal 1956 ha adottato il determinante TERME in riferimento alle note sorgenti minerali.

Il centro sorse probabilmente in periodo Longobardo, fin dall’inizio suddivisa in diverse contrade, lungo un’importante via di comunicazione tra Pianura Padana e il Nord Europa.

Nel 1250 è citata la “Ecclesia Sancti Pellegrini”, nella borgata di OPELO, dipendente dalla Pieve di San Salvatore di Almenno (alla quale resterà soggetta fino al 1461), che raggruppa tutti i piccoli centri della sponda destra del Brembo, conferendo la denominazione collettiva.

Nel 1395 nasce il Comune col sostegno del potente Comune della città di Bergamo, la quale conferisce il controllo del territorio e gli Statuti, conformati (e dipendenti) da quello del capoluogo.

Nel XIV passa, con Bergamo, sotto la signoria dei Visconti di Milano. Il secolo successivo, dopo il trattato di Lodi e quello di Ferrara, tutta la Bergamasca passa alla Repubblica di Venezia.

La Repubblica Cisalpina, di ispirazione francese, divide la Provincia di Bergamo in tre Distretti: Almenno, Zogno (da cui dipende San Pellegrino) e Piazza Brembana, organizzazione che resterà anche sotto il successivo Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1838 viene scoperta, casualmente, la nota fonte minerale che dà impulso agli stabilimenti curativi (dedicati soprattutto al trattamento della “gotta”) e di imbottigliamento che ancora forniscono fama a San Pellegrino nel mondo intero (l’acqua minerale “San Pellegrino”, oggi di proprietà di una nota multinazionale elvetica, è tutt’ora la marca più bevuta al mondo).

Nel 1901 viene costruito lo stabilimento idroterapico, nel 1907 il maestoso Grand Hotel e il fastoso Casinò Municipale (su disegno dell’architetto Romolo Squadrelli). Mentre del 1904 è la suggestiva ferrovia della Val Brembana (purtroppo oggi soppressa) che metteva in collegamento diretto il centro termale con Bergamo e Milano.

Nota: seppur in uso da lungo tempo, lo stemma del Comune di San Pellegrino Terme non è stato formalmente concesso dal Presidente della Repubblica. Lo Statuto Comunale lo descrive come segue: “(…) scudo inquartato con raffigurati in alto a sinistra e in basso a destra due croci bianche in campo rosso, in alto a destra e in basso a sinistra due pini verdi stilizzati in campo bianco, con sopra scritto COMMUNITAS SANCTI PEREGRINI e, in basso una lista con il motto STATUTIS FRUITA SUIS”.

La descrizione è chiara, anche se araldicamente imprecisa, e non menziona la forma dello scudo. Il Comune usa uno scudo gotico allungato; nell’illustrazione abbiamo preferito la forma gotica “classica” ispirandoci a quello rappresentato, in elegante disegno in maiolica, sulle testate del ponte “Delle Terme” sul fiume Brembo presso l’ex Grand Hotel.

Non ci è noto il motivo dell’adozione della croce “elvetica”, mentre i pini stilizzati simboleggiano sicuramente la salubrità del clima della Val Brembana.

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Maurizio Lussana per la gentile collaborazione

BLASONATURA

“Inquartato: nel primo e nel quarto di rosso alla croce trifogliata d’argento; nel secondo e nel terzo d’argento con tre fasce increspate d’azzurro. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.R. 14 luglio 1938

SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione gotica classica

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    14 Luglio 1928

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