Comune di San Giorgio Scarampi – (AT)

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Info
  • Codice Catastale: H899
  • Codice Istat: 5098
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 123
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 6.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Olmo Gentile, Perletto (CN), Roccaverano, Vesime

  • Santo Patrono: san Bartolomeo apostolo
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

San Giorgio Scarampi (San-Giòrs-djë-Scramp in piemontese) è un comune di 93 abitanti della provincia di Asti.

Deve il nome al Santo protettore della parrocchia sulla porta della quale è scolpito un San Giorgio che trafigge il drago datato 1634) anche se il patrono comunale san Bartolomeo apostolo,  mentre il determinante è dovuto ai Marchesi Scarampi di San Giorgio del Monferrato.

Data la posizione di confine tra la pianura padana e la Liguria, essendo il paese percorso da strade romane, fu meta di incursioni saracene nel periodo che seguì alle guerre tra Bizantini e Longobardi. Il paese si è sviluppato nell’Alto Medioevo per accentramento delle case facenti parte della corte di Masionti, situata presso l’attuale chiesa cimiteriale di San Bartolomeo, che risale nelle sue forme originarie al XIII secolo.

San Giorgio fu nel Medioevo feudo astigiano al confine con il Genovesato, ebbe quindi importanza strategica, anche se per tutto il XIII secolo è stato considerato parte del territorio di Vesime. Nel 1323, ad opera di Alessandro e Bonifacio Asinari, fuoriusciti da Asti, fu costruito il castello.

Stemma della famiglia Scarampi

Con la vendita da parte di Manfredo IV delle terre d’oltre Tanaro agli Scarampi, si insediò in valle Bormida la famiglia borghese e mercantile astigiana che con abile politica territoriale scalzò a poco a poco i Del Carretto e gli Asinari dai feudi delle Alte Langhe.

Stemma della famiglia Asinari

Il paese dal 1518 in poi prese il nome di Scarampi,

Il feudo passò in seguito a numerose altre famiglie tra cui gli Sforza, i Galeazzi, i Salvati, i Foresti, i Scazzola, i Gozani, e i Gambera, fino al passaggio alla Casa Savoia, seguendo le sorti del vicino Roccaverano.

 

Lo stemma, mai concesso ufficialmente, è un trinciato che riporta nella prima partitura la produzione agricola principale, la vite (in questo paese sono presenti tutti i principali vitigni della zona); nella seconda partitura riporta il castello, diruto, di cui il paese conserva i resti.

Il gonfalone comunale non risulta essere stato deliberato.

 

Note di Bruno Fracasso

Disegnato da: Massimo Ghirardi

SMALTI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
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  • istituzione nuovo comune