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Info
- Codice Catastale: H883
- Codice Istat: 20057
- CAP: 46030
- Numero abitanti: 11820
- Nome abitanti: sangiorgesi
- Altitudine: 21
- Superficie: 51.46
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il Comune di San Giorgio di Mantova ha incorporato, il 1° gennaio 2019, il Comune di Bigarello, assumendo la denominazione di San Giorgio Bigarello. La sede municipale è stata mantenuta a Mottella, già sede del Comune di San Giorgio di Mantova, nel seicentesco palazzo Sordi.
Con l’occasione il Consiglio Municipale ha promosso l’iter per l’adozione di un nuovo stemma che rappresentasse convenientemente la nuova comunità. Il disegno originale è stato realizzato dal noto araldista bresciano Marco Foppoli che ha proposto tre varianti, votate dalla cittadinanza attraverso una consultazione pubblica.
Alla precedente rappresentazione di San Giorgio e il drago, presenti nello stemma di San Giorgio di Mantova, sono stati uniti elementi rappresentativi del territorio di Bigarello, contraddistinto dai colori verde-oro e dalle foglie di farnia (Quercus Robur) che simboleggiano la foresta della Carpaneta, emergenza caratteristica del precedente comune di Bigarello, un esteso bosco di pianura realizzato per rimboschimento da parte della Regione Lombardia su terreni di sua proprietà, denominati “la Carpaneta”, che ha dato il titolo anche alla quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Carpaneta a Stradella.
San Giorgio di Mantova
Il Comune alzava già la figura di San Giorgio che atterra il drago in campo azzurro, arme “parlante” in relazione al toponimo ma abbastanza convenzionale e facilmente confondibile con altri consimili, non fosse altro che per la stella a otto raggi che sormontava la figura del santo (che evoca l’antico centro di Borgo San Giorgio, del quale l’attuale Comune ha ereditato la denominazione e il santo patrono). Detto stemma era stato regolarmente concesso con DPR del 5 febbraio 1988.
L’attuale centro abitato prende il nome di un villaggio scomparso, Borgo San Giorgio, documentato dal 1116 e sorto attorno alla chiesa omonima edificata nell’anno 859, che era stato raso al suolo nel 1809, in epoca napoleonica, per dare spazio a nuove fortificazioni a difesa della città di Mantova. Dell’antico borgo medievale a ridosso della città virgiliana rimane solamente la Rocchetta di San Giorgio, meglio nota come “Ostello di Sparafucile”, che ha adottato il nome del leggendario sicario che avrebbe ucciso erroneamente Gilda anziché il Duca di Mantova, personaggio del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (oggi sede dell’Ostello della Gioventù). Il territorio comunale assunse la denominazione definitiva di San Giorgio di Mantova nel 1867.
Nell’immediato dopoguerra il territorio comunale di San Giorgio di Mantova ha subito ulteriori variazioni territoriali con il passaggio al municipio di Mantova delle frazioni di Virgiliana, Frassino, Castelletto Borgo e Lunetta.
Bigarello
Lo stemma dell’ex Comune di Bigarello, anch’esso concesso con DPR del 31 gennaio 1992, presentava uno scudo inquartato, caratterizzato da una torre rossa, convenzionale simbolo dell’autonomia politica, un mazzo di spighe d’oro, che ricordavano la natura pressoché rurale del territorio e una delle teorie etimologiche sull’origine del toponimo: da “bica”: mucchio di covoni (anche se la tradizione popolare sostiene la derivazione da “biga”: il noto mezzo di trasporto dei romani), e due stelle richiamanti i due centro principali di Gazzo, sede del Municipio, e Bigarello vero e proprio.
Si blasona: «Inquartato: il primo di rosso, a cinque spighe di grano, impugnate, d’oro, legate di azzurro; il secondo e terzo d’oro, alla torre di rosso, merlata alla guelfa, aperta e finestrata di nero, fondata sulla pianura di verde; il quarto d’azzurro, a due stelle d’oro a otto raggi, ordinate in palo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica.
Curiosità: secondo la tradizione a Bigarello sarebbe “nato” Arlecchino (e non in provincia di Bergamo come altri sostengono), la nota maschera della Commedia dell’Arte.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di verde, alla losanga d’oro con i vertici tangenti i bordi dello scudo, carica(ta) del San Giorgio di carnagione, crinito al naturale, nimbato d’oro, vestito dell’armatura di ferro al naturale, mantello svolazzante di rosso, montante un destriero rivolto e inalberato, dal mantello bianco al naturale, bardato e imbrigliato di verde, e impugnante con la mano destra una lancia al naturale, nell’atto di trafiggere il drago di verde, rampante e rivolto, la testa rivoltata, le ali screziate d’oro, linguato di rosso, allumato d’oro e con la punta della lancia fuoruscente dal suo corpo di rosso. da ciascun lato della losanga al ramo di farnia, uscente verso l’angolo dello scudo, fogliato di tre, il tutto d’oro.”
NOTE
Ideato e disegnato da Marco Foppoli
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Questo è lo stemma scelto dai cittadini in un sondaggio popolare. Lo stemma successivamente è stato leggeremente cambiato durante la pratica di concessione

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune