Comune di San Fior – (TV)

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Info
  • Codice Catastale: H843
  • Codice Istat: 26072
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 6940
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.77
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Godega di Sant'Urbano, San Vendemiano

  • Santo Patrono: san Giovanni Battista
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il territorio del Comune di San Fior è diviso in tre frazioni principali poste due sui colli, Castello Roganzuolo e San Fior di Sopra, e una in pianura, San Fior di Sotto.
Il capoluogo è San Fior di Sopra ai piedi dei colli morenici presso la frazione Castello Roganzuolo.

Questa tripartizione è ripresa dallo stemma comunale, che mostra una pianta con tre rami fioriti, concesso con D.P.R. del 3 febbraio 1989: «D’azzurro, all’arbusto sradicato, fogliato nel fusto di due, una e una, munito di tre rami posti a ventaglio, fogliati ciascuno di quattro, due e due, il tutto d’oro, i rami cimati ciascuno dal fiore di quattro petali d’argento; al capo d’argento, caricato dalle tre sbarre di nero e sostenuto dalla fascia diminuita di rosso. Ornamenti esteriori da Comune

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato al centro dallo stemma del Comune.

Il toponimo dovrebbe essere la contrazione di San Fiorenzo o San Florio, anche se il patrono attuale è San Giovanni Battista.

Importante per la storia locale fu la fortezza di Castello Roganzuolo che dominava la zona che nel I secolo a.C. era parte del territorio centuriato di Opitergium e che per la sua posizione strategica fu a lungo conteso tra il vescovo di Ceneda e il patriarca di Aquileia.

Il governo fu affidato ai conti da Camino dall’XI fino al XIV secolo, in seguito passò alla Serenissima allorché, durante gli scontri per la successione a Rizzardo da Camino, l’esercito veneziano assalì il castello distruggendolo.

Stemma della famiglia Da Camino

I Da Camino si consideravano discendenti dai Collalto (che alzavano lo stemma: “inquartato di nero e d’argento”) e per questo adottarono uno stemma con gli stessi smalti: “troncato di nero e d’argento” mentre l’agnome sostituirà quello di “da Montanara” (località del Cansiglio) a partire dal 3 maggio 1089, quando Alberto e Guecello da Montanara, figli o nipoti di Guido, ottennero da Ajmone, vescovo-conte di Ceneda, il feudo di Camino. Il capo dello stemma comunale richiama i colori dello stemma caminese.

Ecclesiasticamente, nell’XI secolo, la chiesa apparteneva al patriarca di Aquileia, ma nel XII secolo fu consegnata al patriarca di Grado. Col passaggio alla Serenissima e fino all’inizio del XIX secolo fu aggregato alla Diocesi di Ceneda (Vittorio Veneto).

Il Comune è gemellato con quello francese di Colayrac-Saint-Cirq, nel dipartimento del Lot e Garonna nella regione della Nuova Aquitania.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro all’arbusto sradicato, fogliato nel fusto di due, una e una, munito di tre rami posti a ventaglio, fogliati ciascuno di quattro, due e due, il tutto d’oro, i rami cimati ciascuno dal fiore di quattro petali d’argento, al capo d’argento caricato dalle tre sbarre di nero e sostenuto dalla fascia diminuita di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma della famiglia Da Camino

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo troncato di azzurro e di bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento recante la denominazione del comune”.

COLORI
PARTIZIONI
troncato
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

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