Comune di San Fermo della Battaglia – (CO)

Informazioni

  • Codice Catastale: H840
  • Codice Istat: 13206
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4489
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 3.13
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Dal 1º gennaio 2017, a seguito di un referendum popolare tenutosi il 9 ottobre 2016, il comune ha incorporato per fusione il limitrofo comune di Cavallasca.

L’antica denominazione del paese era NULLATE, che venne successivamente mutato in VERGOSA. Il 27 maggio 1859 presso il capoluogo avvenne la celebre battaglia, episodio della seconda Guerra d’Indipendenza Italiana, tra i “Cacciatori delle Alpi” di Giuseppe Garibaldi e quelli austriaci al guidati dal tenente-maresciallo Karl von Urban.

I cittadini di VERGOSA chiesero nel 1909, in occasione del cinquantesimo anniversario della battaglia, la mutazione toponomastica, concessa con Regio Decreto del 7 dicembre 1911 (n. 1333). Solo nel 1939 (questa volta in occasione dell’ottantesimo anniversario della battaglia) il Comune avanzò la richiesta di concessione di uno stemma civico. La pratica però non ebbe seguito e solo negli anni settanta del Novecento venne rinnovata dalla locale Amministrazione, che si vide concedere gli emblemi (stemma e gonfalone) con Decreto del Presidente della Repubblica del 10 gennaio 1985.

Lo stemma del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA presenta, quali emblemi principali, il locale Santuario di San Fermo e il Monumento che commemora la battaglia dalla quale il paese ha preso il determinate toponomastico. Le tre stelle nel campo verde inferiore rappresentano “le aspirazioni lontane, recenti e future dell’Italia. Esse albeggiano sorridenti di un avvenire sempre migliore per le fortune d’Italia”. Il campo azzurro simboleggia la serenità del luogo e la pace in generale, quello rosso (abbinato al monumento) il sangue dei combattenti e il verde il colore della speranza e delle verdi colline del territorio.

Il tempio (risalente al 1592) è meta di pellegrinaggi ed è dedicato al santo che, stando alla leggenda, fu un soldato romano di nome Firmus (Fermo) che venne martirizzato, a causa della fede cristiana, a Verona durante l’impero di Massimiano (secondo un’altra storia morì di fame imprigionato a Cartagine durante i tempi di Decio). Il culto in effetti pare arrivato dall’Africa e diffuso nella zona di Vergosa da alcuni carrettieri provenienti da Verona e da Bergamo.

Di fronte al Santuario sorge il grande obelisco in granito rosa e pietra Puddinga (una pietra locale) in stile “neo-gotico” edificato per iniziativa popolare a memoria della battaglia e inaugurato il 27 Maggio 1873. Nell’obelisco è posto un grande medaglione con l’effigie di Giuseppe Garibaldi affiancato da due statue di fanti; oggi è dedicato anche ai Caduti di Tutte le guerre.

Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
C. Genovese, STEMMI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI COMO. Como 2007

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Semipartito troncato: nel primo, d’azzurro, al santuario di San Fermo, al naturale; nel secondo, di rosso, al monumento per i caduti della Battaglia di San Fermo dell’anno 1859, al naturale; nel terzo, di verde, alle tre stelle di cinque raggi, d’argento, poste due, una”.

 

D.P.R. 10 gennaio 1985

Colori dello scudo:
azzurro, rosso, verde

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Gennaio 1985