Comune di San Cesario sul Panaro – (MO)

Informazioni

  • Codice Catastale: H794
  • Codice Istat: 36036
  • CAP: 41018
  • Numero abitanti: 6057
  • Altitudine: 54
  • Superficie: 27.22
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 2.8

Storia dello stemma e del comune

L’attuale capoluogo del Comune di SAN CESARIO (il determinante toponomastico SUL PANARO è stato adottato con Regio Decreto N. 1059 del 14 dicembre 1862) si è sviluppato intorno alla pieve romanica dedicata a San Cesario, che è stata edificata nel luogo ove precedentemente sorgeva una “cella memoriae” romana, piccolo tempio pagano al centro di un bosco (“in sylvis”) probabilmente sacro (“lucus”) presso la selva di VILZACARA (Wilzachara), dove più tardi sorse il castello (più probabilmente una “curtis” fortificata) che dominava tutta la zona sulla riva del Panaro.

Nel VI secolo è sede pievana, soggetta però alla vicina abbazia di Monteveglio, nell’antico feudo longobardo di Persiceto (oggi San Giovanni in Persiceto) e, dal IX secolo, risulta essere sede della “Curia Sancti Cesarii” che nei documenti sostituisce la più antica denominazione di “Curtis Vilzacara”, abbandonata e rapidamente impaludatasi della quale rimane eco nella località di Viazza (già Villa Pizzaccara).

Nel IX secolo l’antica chiesa romanico-bizantina, di modeste dimensioni, viene riedificata in forme basilicali monumentali (ancora oggi visibili dopo i “restauri” del 1942-1945).

Dall’XI secolo è possesso del marchese Bonifacio di Toscana, padre della Contessa Matilde di Canossa.

Dal XIII secolo è feudo dei conti Boschetti che nel 1368 ricostruirono il castello.

Lo stemma del Comune è stato concesso con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II del 23 marzo 1862, dove si blasona: “d’argento al castello di rosso, colla torre a sinistra diroccata da sinistra, ed un leone, al naturale, colla testa in maestà, accasciato sovra il muro di unione delle torri, questo pure diroccato a sinistra; il castello fondato sulla campagna erbosa al naturale, caricata a destra d’un fiume d’argento fluttuoso d’azzurro, scorrente in banda: corona murale di un cerchio d’oro, merlato di cinque pezzi uniti da muriccioli, il tutto in argento”.

Il castello “diroccato” con il leone in posizione di “giardia” richiama la denominazione di CASTEL LEONE con la quale si indicava la località di “Pizzaccara in Guardia Sancti Cesarii”, cioè l’antico castello di Vilzacara, in documenti tardo medioevali. Vuole anche alludere all’origine africana del martire Cesario.

La corona è quella prevista, all’epoca della concessione, per i Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, mentre le fronde di palma1, simbolo di vittoria sulla morte, sono anch’esse da riferirsi alla simbologia di san Cesario.

(1): sono solitamente prerogativa delle armi araldiche di città legate a storici fatti d’arme. Talvolta però richiamano il santo martire patrono della località (come ad esempio Colorno, in Provincia di Parma).

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Neri

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Richeldi (Ferruccio). S. CESARIO sul Panaro. Teic, Modena 1982.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“D’argento al castello di rosso, colla torre a sinistra diroccata da sinistra, ed un leone, al naturale, colla testa in maestà, accasciato sovra il muro di unione delle torri, questo pure diroccato a sinistra; il castello fondato sulla campagna erbosa al naturale, caricata a destra d’un fiume d’argento fluttuoso d’azzurro, scorrente in banda: corona murale di un cerchio d’oro, merlato di cinque pezzi uniti da muriccioli, il tutto in argento”.

R.D. 23 Marzo 1862

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo troncato di verde e di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso, verde
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    23 Marzo 1862

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    5 Dicembre 1935