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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nel 1520 secolo gli abati di Lérins decisero quindi la costruzione della “Tour Carrée” (Torre Quadrata), contro le incursioni dei Saraceni e dei pirati, sede anche del tribunale abbaziale, che diventerà il simbolo della località (infatti compare sullo stemma comunale). Assieme alla Tour du Portalet di Saint-Tropez poteva gestire un tiro incrociato di cannoni per la protezione dell’intero golfo. A questo luogo in loro possesso dal VII secolo, i monaci daranno il nome di santa Massima, una martire del loro Ordine, verso l’anno 1000.
Il toponimo attuale fa riferimento infatti alla poco conosciuta santa Massima di Callian (martire del Fréjus), nata dalla famiglia dei conti di Grasse, signori di Antibes, che prese i voti all’abbazia d’Arluc (fondata da saint Cassien di Lérins), e fondò il monastero di Callian de Var, del quale divenne a sua volta badessa e canonizzata “vox populi” alla sua morte il 15/16 maggio 856.
A Sainte-Maxime si conservano alcune sue reliquie che vengono portate in solenne processione il giorno della ricorrenza della sua festa: il 15 maggio.
Pur avendo sviluppato, dal XVIII secolo, un intenso commercio di legname, olio, vino e altri prodotti con l’Italia e Marsiglia, rimase a lungo un modesto borgo di pescatori fino al XX secolo, quando si sviluppò il turismo balneare della Costa Azzurra e la località diventò una frequentata stazione turistica, dal 1889 collegata con Saint-Raphaël e Toulon, con una linea ferroviaria a scartamento metrico.
Il 15 agosto 1944, sulla spiaggia tra La Nartelle e quella Des Elephants, avvenne lo “Sbarco di Provenza” noto anche come Operazione Dragoon da parte degli Alleati, che a costo di un combattimento cruento “casa per casa” permise la liberazione di una vasta parte del sud della Francia dai nazisti. Per la partecipazione della popolazione (in particolare del comandante Ludovic Bietti) il comune ha ottenuto la Croix-de-Guerre 1939-1945 l’11 novembre 1948.
Lo stemma civico, che mostra la stilizzazione della Tour Carrée, si blasona: “De gueules à la tour d’or, maçonnée, ouverte et ajourée de sable” (Di rosso alla torre d’oro, murata, aperta e finestrata di nero).
Compare già nell’inventario dell’Armorial Général de France, di Charles D’Hozier (edizione del 1696), volume XXIX: Provence, 1ère partie.
Nota di Massimo Ghirardi e Marco Andrea Malatacca