Comune di Sainte-Adresse – (76)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

L’antico nome del Comune di Sainte-Adresse è Saint-Denis-Chef-de-Caux, prendeva nome dalla presenza dell’antica cappella dedicata Saint-Denis e dal “Capo di Cavolo” lo sperone roccioso che domina l’estuario della Senna, si trattava di un piccolo villaggio di pescatori che venne distrutto da una terribile frana del Cap de la Hève, nel 1374 . In seguito, ricostruito, assunse il curioso nome di Sainte-Adresse (lett. “Santo Indirizzo”): una denominazione ideata dai marinai, che volevano così significare la fine della difficile navigazione nella baia della Senna e l’arrivo ad un porto sicuro (precedente a quello di Le Havre). Durante il periodo rivoluzionario si denominò Cap-d’Antifer e anche Cap-de-la-Hève.

Nel 1364 fu costruito al culmine della Pointe de la Héve un primitivo faro, detto ” feu des Castillans ” destinato a guidare i battelli spagnoli che portavano i loro carichi in Normandia. Fu uno dei primi fari di Francia, distrutto assieme al villaggio nel 1374, venne ricostruito nel 1775, bombardato nel 1944 è stato rifatto nel 1951.

Nel 1415 è presso questa località che sbarcò Enrico V d’Inghilterra, invadendo la Francia e iniziando la cosiddetta Guerra dei Cent’Anni.

Nel XIX secolo prese dimora in questo villaggio Alphonse Karr, redattore capo del « Figaro », che si innamorò di questo pittoresco luogo e ne fece un centro culturale di prima grandezza (Karr entrò anche nel Consiglio Municipale del paese). Dopo la scomparsa di Karr fu Georges Dufayel che ebbe l’dea di creare una lussuosa « città balneare » (detta « Nice Havrais » e in diretta concorrenza con Deauville) con edifici prestigiosi per un pubblico selezionato. In quelle eleganti costruzioni liberty, durante la Prima Guerra Mondiale ebbe sede il Governo in esilio del Regno del Belgio (dal 1914 al 1918), e numerosi profughi di quel Paese risiedevano nei pressi (soprattutto nella vicina Le Havre). Di fatto era un territorio che godeva dell’”extraterritorialità” e formalmente appartenente al Belgio (l’ufficio postale nell’immobile dove aveva sede il Governo Belga usava francobolli belgi) per questo Sainte-Adresse è stata di fatto la “capitale del Belgio” dall’ottobre 1914 al dicembre 1918.

Per questo motivo al centro dello stemma civico compare uno scudetto con i colori del Belgio (come nel capo dello stemma di Le Havre compare il leone della casa reale belga).

Oggi è un Comune della conurbazione di Le Havre, nel dipartimento della Seine-Maritime, nella Regione dell’Alta Normandia.

Lo stemma, adottato con deliberazione del Consiglio Municipale nel 1924,  dovrebbe fregiarsi della “Croix de Guerre” concessa l’8 maggio 1949, si blasona, in francese:  « Écartelé, au premier et au quatrième d’azur à une tour d’argent maçonnée de sable, au deuxième et au troisième de gueules à une coquille d’or, à la croix engrelée d’or brochant sur la partition, chargée en abîme d’un écusson tiercé en pal de sable, or, gueules1 ».

Mentre in italiano si può blasonare : « Inquartato dalla croce cannellata d’oro, il primo e il quarto d’azzurro alla torre d’argento, murata di nero ; il secondo e il terzo di rosso alla conchiglia d’oro ; caricato in abisso dallo scudetto interzato in palo di nero, d’oro e di rosso ».

Lo scudo è una « brisura » di quello della famiglia Legrand (che aveva i quarti invertiti), del ramo Legrand-de-Vitanval : nel 1638 la signoria di Vitanval occupava press’a poco l’estensione dell’attuale circoscrizione amministrativa del Comune, i Legrand ebbero il feudo sul « Domaine de Sainte-Adresse » fino alla Rivoluzione.

 

(1)   Questo è il blasone ufficiale di Sainte-Adresse, ma in loco (e sul sito del Comune) la croce è rappresentata piana, talvolta d’argento.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Patrick Dubuis per la gentile collaborazione

 

Bibliografia:

Joulain D.-Juric D.-Taconet R. BLASONS DES COMMUNES DE SEINE-MARITIME. Armorial Communal. Le Pucheux, Fontaine-le-Bourg 2012.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato dalla croce cannellata d’oro, il primo e il quarto d’azzurro alla torre d’argento, murata di nero ; il secondo e il terzo di rosso alla conchiglia d’oro ; caricato in abisso dallo scudetto interzato in palo di nero, d’oro e di rosso”.

Oggetti dello stemma:
conchiglia, croce canellata, torre
Pezze onorevoli dello scudo:
interzato in palo
Attributi araldici:
caricato, in abisso

LEGENDA

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