Comune di Saint-Vincent – (AO)

Informazioni

  • Codice Catastale: H676
  • Codice Istat: 7065
  • CAP: 11027
  • Numero abitanti: 4787
  • Nome abitanti: saint-vincentins
  • Altitudine: 575
  • Superficie: 20.81
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 27.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma si ispira principalmente allo scudo portato dai nobili Mistral (o Mistralis), che vissero a Saint-Vincent tra l’inizio del Quattrocento e l’inizio del Settecento: di rosso a tre crescenti montanti d’argento. La statua di san Maurizio, raffigurata realisticamente, è una scultura del XV secolo, attualmente conservata nel museo parrocchiale, che proviene dalla cappella del villaggio di Moron, dedicata appunto a san Maurizio, ritenuta, in base a una leggenda priva di fondamento, la primitiva sede parrocchiale. In realtà, indiscutibili tracce archeologiche di una chiesa paleocristiana sono state portate alla luce sotto l’edificio sacro attuale, dedicato a san Vincenzo, situato all’entrata orientale del borgo, che appare nelle bolle pontificie a partire dal 1153. Al patrono della cappella di Moron si riferisce anche il capo con la croce mauriziana. Nero e rosso sono i colori del Ducato di Aosta e della bandiera della Regione.

Nota Joseph Rivolin

Il comune si identifica con il nome SAINT-VINCENT nonché con lo stemma approvato con d.p.r. del 2.3.1984 n. 986, su proposta del comune. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze può esibire il gonfalone comunale nella foggia
autorizzata con d.p.r. del 2.3.1984 n. 986.
Nonostante il toponimo che riprende il nome di San Vincenzo (dal 1939 al 1946 il Comune era denominato SAN VINCENZO TERME) lo stemma civico presenta elementi relativi a San Maurizio: la croce d’argento trifogliata e la stessa figura del santo guerriero nella riproduzione della statua lignea conservata nella chiesa della frazione di Moron, abbinate ai tre crescenti d’argento dello stemma della famiglia feudale dei Mistralis e con i colori araldici di Aosta: rosso, nero e argento.
Moron è da sempre uno dei centri principali del territorio, con la chiesa del patrono San Vincenzo che tradizione vuole esser la più antica di tutta la Valle d’Aosta e oggetto di devozione degli abitanti.
La presente forma dello stemma, il disegno ufficiale è stato realizzato da Rino Cossard, è stata concessa dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1984.

S. VINCENZO
Narra la leggenda che il diacono san Vincenzo di Saragozza (ma nativo di Huesca) fosse stato arrestato nel 304 dal governatore di Valencia, Daciano, a causa degli editti persecutorii di Diocleziano e Massimiano contro i cristiani. Dopo esser rimasto prigioniero in condizioni disumane e ridotto in fin di vita venne quindi torturato sulla graticola e, tutto piagato, messo alla gogna fino alla morte. Quindi esposto all’aperto affinché fosse divorato dalle belve, ma una coppia di corvi difese le spoglie dall’oltraggio.
Fatto buttare in mare da Daciano, il cadavere riemerse dai flutti in Portogallo, presso l’attuale Cabo São Vincente, dove le reliquie vennero venerate fino al 1173, anno nel quale venne allestita una nave che le trasportasse solennemente fino a Lisbona. Per tutto il viaggio altri due corvi reali neri vigilarono costantemente la nave.
Divenuti simbolo della lotta contro i musulmani, i corvi furono adottati come emblema di Lisbona e la scena della nave fu presa come arma civica (tutt’ora in uso).
Nel 1978 morì l’ultimo corvo ospitato nel chiostro gotico della Sé (cattedrale) che si dice discendesse da quelli del XII secolo.

SAN MAURIZIO

Fu generale (“Primicerius”) della Legione Tebea, nella quale militavano soprattutto cristiani, tra i quali anche Essuperio, Espedito e Candido.
Massimiano Erculeo (associato al trono da Diocleziano nel 286) la trasferì da Tebe alla Gallia per arginare proprio la diffusione del cristianesimo. Essendosi i legionari rifiutati di combattere i loro correligionari furono quindi tutti arrestati (un migliaio di soldati, probabilmente un’intera coorte) e messi a morte ad Agaunum (attuale Saint-Maurice, nel Vallese, presso Martigny, quindi assai prossima alla Valle d’Aosta), dove nel IV secolo fu costruita una basilica.
Nel 1434 Amedeo VIII di Savoia fondo l’Ordine Ospitaliero di San Maurizio (noto come Ordine Mauriziano), riconosciuto da papa Gregorio XIII con bolla del 16 settembre 1571. L’insegna dell’ordine è proprio una croce trifogliata d’argento.
Il 13 novembre 1572 lo stesso pontefice decreta la fusione con l’ordine di San Lazzaro, concedendone il gran magistero ai Duchi di Savoia. Il 15 gennaio 1573 riconosce l’insegna dell’Ordine, ottenuta fondendo insieme la croce di San Maurizio con quella verde a otto punto (come la Maltese) di San Lazzaro di Gerusalemme.
Papa Benedetto XIV Boncompagni assegna all’Ordine i beni della Prevostura di Saint-Nicholas e Saint-Bernardin d’Aosta.
Il 16 settembre 1759 l’arcivescovo di Cagliari cede all’Ordine la Penisola di Sant’Antioco.
Il 17 aprile 1773 viene fondato l’Ospedale Mauriziano di Aosta.
Il 17 settembre 1776 all’Ordine viene assegnato il patrimonio del soppresso Ordine Ecclesiastico Ospitaliero di Saint-Antoine di Vienne (nel Delfinato Francese).
Il 1 settembre 1860 vengono assegnati ai Cavalieri Mauriziani i patrimoni degli Ordini Costantiniani di San Giorgio di Parma e di Napoli.
[vedi anche Brusson (AO)]

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso alla figura di San Maurizio, rappresentato in una statua di legno al naturale, accompagnata da tre crescenti montanti d’argento, uno in punta e due a destra e a sinistra della statua, al capo di nero, caricato dalla croce trifogliata d’argento; il Santo è effigiato vestito di breve tunica, con le gambe scoperte da cosciali, ginocchiere e gambiere, col capo coperto dal bacinetto, e con la sinistra lo scudo visto di profilo. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 2 marzo 1984

Colori dello scudo:
nero, rosso
Partizioni:
capo

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento : Comune di Saint-Vincent, e, nella riga inferiore, parallela, Commune de Saint-Vincent. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune