Comune di Saint-Jean-de-Valériscle – (30)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il villaggio ha origini molto antiche, la zona era infatti abitata già nella Preistoria e lungo le rive dell’Auzonnet si sono conservate alcune grotte di quei primitivi. I romani vi fecero transitare la Via Regordana (nota più tardi come Via di Saint-Gilles e oggi coincidente con la strada nazionale GR 700) che collegava l’Île-de-France con la Linguadoca meridionale. Il villaggio si trova poco discosto da questa grande via di comunicazione e acquisì rapidamente popolarità per la produzione di cipolle dolci (oignons) di alta qualità, tanto che venne indicato anche come Saint-Jean-de-Cèbes (la “cèbe” è la ‘cipolla’ in lingua occitana). Durante il periodo rivoluzionario venne denominato semplicemente Valériscle.
Ancora nel XIX secolo le produzioni agricole principali del luogo erano le castagne e le cipolle, nonché l’allevamento dei bachi da seta e l’estrazione del carbone.
Il territorio comunale era molto più esteso in passato, nel corso del XIX secolo venne separato il territorio di Des Mages, eretto in comune autonomo il 25 settembre 1834, mentre nel 1882 venne tolto quello di Molières-sur-Cèze, poi quello di Meyrannes e ancora quello di Robiac-Rochessadoule.
Lo stemma municipale si blasona: “De sinople aux trois oignons renversés d’argent” (Di verde a tre cipolle rivoltate d’argento). Fa evidentemente riferimento alle pregiate cipolle coltivate nel territorio fin dal Medioevo nei terrazzamenti della valle dell’Auzonnet, lungo la quale vennero creati degli sbarramenti: le “resclauses” che hanno dato origine anche al nome di Valériscle (da “Vallea Resclausa”) e che permettevano di ricavare forza motrice dall’acqua per i mulini e per le fucine (nota era anche la produzione locale di un particolare tipo di chiodi: i “tacho”).
Curiosità: a Saint-Jean-de-Valériscle ha sede il Museo degli Stemmi (Musée du Blason) nato per iniziativa di Régis Germain e della moglie Chantal, che hanno fondato questo museo comunale, pressoché unico nel suo genere, che si sostiene con l’impegno di numerosi appassionati di Araldica (e non solo) facenti capo all’Associazione dei Chevaliers de Monos. Comprende una collezione di 1200 stemmi in forma di scudi in legno dipinto, una vasta serie di riproduzioni di abiti dell’epoca cavalleresca, realizzati dalla costumista Laurence Magnanelli, nonché numerose armi da guerra e da torneo riprodotte da abili artigiani specializzati. Si rivolge principalmente alle scolaresche con l’intento di far conoscere e apprezzare la “scienza araldica” alle nuove generazioni (sito: http://saintjeandevaleriscle.com/musee-des-blasons-2/#sthash.vaX9BS4C.dpuf)
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di verde a tre cipolle rivoltate d’argento”.
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
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- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune