Comune di Saint-Cloud – (92)

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La città di Saint-Cloud si trova nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine, nella regione dell’ Île-de-France, alle porte di Parigi (a tre chilometri dalla Porte-de-Saint-Cloud) e fu sede del celebre omonimo castello, residenza preferita di Napoleone I.

In questa posizione esisteva l’antico villaggio gallico, poi merovingio, di Novientos (“la Nuova”), poi latinizzato in Novientum, documentato nel 692 come Novientum Villa, poi Novigentum nel 765 quindi Nogent. Fu in questa località agreste e abitata da pochi pescatori che si ritirò in eremitaggio il nobile Clhodoaldus nel V secolo, figlio di Clodomir I d’Orléans e nipote di Clovis (re Clodoveo), per fuggire dagli intrighi e dai pericoli della corte (era stato oggetto di un attentato), sotto la guida dell’eremita parigino saint Séverin. Dopo una vita di preghiera morì santamente il 7 settembre 560 e il luogo cominciò, nel VII secolo, ad essere designato come [locus de] Sanctus Clodoaldus1. La grande popolarità del santo e i numerosi pellegrinaggi sono all’origine della fiera (“Fête de Saint Cloud”), una delle più antiche di Francia, celebrata ogni anno nelle ricorrenza canonica della morte di saint Claud.

Durante la “Guerra dei Cent’Anni” e durante quella tra Armagnacchi e Borgognoni, nel 1411, la città venne più volte incendiate e saccheggiata.

Durante il periodo rivoluzionario la località venne ridenominata prima La Montagne-Chérie e, successivamente, Pont-la-Montagne.

Nel 1556, il re Henri II fece costruire il ponte di pietra, mentre Henri III autorizza la costruzione delle mura e dei fossati, che non impedirono l’assassinio del re nel 1589 da parte del monaco Jacques Clément.

Il territorio sarà sempre soggetto alla signoria dei vescovi (poi arcivescovi) di Parigi, che per decisione di Luigi XIV, dal 1674 porteranno il titolo di “duca di Saint Cloud” e “Pari di Francia” fino al 1839.

Il duca d’Orléans, fratello di Luigi XIV, creò il parco e il nuovo castello di Saint-Cloud a partire dal 1658, Luigi XV lo acquisterà per offrirlo a Maria Antonietta. Qui Napoleone I concretizzò il colpo di Stato del 18 Brumaio dell’anno VIII (9 novembre 1799), dopodiché ne fece le sua residenza preferita e sede della sfarzosa corte Imperiale (qui sposò la seconda moglie, Maria Luisa d’Asburgo-Lorena nel 1810).

Nel 1817 il palazzo-castello di Saint-Cloud divenne residenza reale. Re Carlo X vi promulgò le famigerate “Ordonnances” reazionarie e assolutistiche nel luglio 1830, che furono la causa della sua caduta. Il 30 luglio 1830 il re lascerà il castello per sempre, partendo per l’esilio. Luigi-Napoleone, nipote di Napoleone I, si farà proclamare a sua volta imperatore a Saint-Claud nel dicembre 1852, col nome di Napoleone III.

Durante la guerra con la Prussia il castello venne incendiato il 13 ottobre 1870, durante l’assedio di Parigi, a causa di un obice lanciato dai francesi dal Mont Valérien. I prussiani, che non avevano nessun interesse a salvaguardare un edificio nemico, lo lasciarono bruciare completamente2.

 

 

Lo stemma della città si blasona: “D‘azur à une fleur de lis d’or défaillante à senestre, accostée d’une crosse contournée du même” (D’azzurro, al giglio d’oro mancante a sinistra, accostato ad un pastorale rivoltato dello stesso). Il giglio d’oro indica il legame con il Regno di Francia, mentre il pastorale la secolare dipendenza dai vescovi di Parigi.

 saint-cloud 2

Da qualche tempo la città usa un logo di tipo commerciale, derivato dallo stemma storico, ma rappresentato in verde, che è il colore liturgico tradizionale con il quale viene rappresentato il santo (come prete e tenente il calice dell’eucarestia).

 

(1): venne “canonizzato” nel VII secolo.

(2): la versione “ufficiale” ha sempre attribuito la colpa del disastroso incendio ai francesi, pare però che siano state trovate numerose tracce di petrolio tra le rovine fumanti del castello…

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, al giglio d’oro mancante a sinistra, accostato ad un pastorale rivoltato dello stesso”.

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