Comune di Rontalon – (69)
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Non è chiara l’origine del nome, forse derivato dal dialetto locale, dove col termine “rantal” si designa una “piccola punta” o “tallone”, indicante lo sperone roccioso o una chiusa montana. Durante il periodo rivoluzionario il comune venne ridenominato Rontalon-l’Union, ma il nome antico venne ripristinato già nel 1793.
Il villaggio venne fondato dai benedettini, che vi costruirono un priorato nel IX-X secolo, in una plaga solitaria e boscosa, propizia alla meditazione, dove comunque iniziarono un’importante opera di disboscamento e bonifica, ottenendo un terreno molto fertile e propizio alla coltivazione dei frutteti. I servi del monastero, che sono la vera origine del paese, portavano i prodotti della terra al mercato di Lione, uno spazio a loro riservato lungo la riva della Saona venne denominato Port-Rontalon, e “rontalonairo” divenne la voce gergale per i venditori di mele, che venivano conservate in cantina e vendute anche molti mesi dopo la raccolta (il luogo si trova vicino al Quai des Célestins, ma ha mutato denominazione in Port-Royal nel 1574, dopo che re Enrico III vi si imbarcò).
Il possedimento benedettino venne secolarizzato nel 1100 e affidato alla signoria dei De Damas, quindi nel 1252 a Jourdain Ruffier, la cui nipote Eliotte, senza figli, lo lasciò in eredità al di lei nipote Pierre “Pillet” de Mondor, che si dicevano discendenti da Rolando, nipote di Carlo Magno.
In seguito, passò nelle mani di diversi possidenti lionesi. Per giungere nel 1780, quando apparteneva ad Arthaud de la Feuillade.
Allo sviluppo del villaggio contribuirono anche i Cavalieri di Malta, che gestivano una commenda con annesso ospizio. Ma la fonte principale di ricchezza sono sempre state le coltivazioni, specificamente di frutti (mele in particolare), che hanno caratterizzato l’economia locale.
Da questi due elementi deriva lo stemma del comune, che si blasona: “De gueule, à la croix de Malte d’argent, au chef d’or chargé de trois pommes feuillées de sinople” (Di rosso, alla croce di Malta d’argento, al capo d’oro carico di tre mele fogliate di verde).
È stato approvato dalla Commission Départementale d’Héraldique il 13 gennaio 1993 e adottato dal Comune.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso, alla croce di Malta d’argento, al capo d’oro carico di tre mele fogliate di verde”.
SMALTI
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