Comune di Roccafluvione – (AP)

Informazioni

  • Codice Catastale: H390
  • Codice Istat: 44064
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2116
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 60.81
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Roccafluvione è descritto nello Statuto dell’Ente come: “Un ponte di colore marrone e bianco, sotto cui scorre un fiume azzurro affiancato da vegetazione color verde. Sopra il ponte spiccano, un campo azzurro, tre spighe di grano color giallo e verde”.

 

Dal punto di vista tecnico la descrizione è alquanto sommaria e imprecisa1; di certo la figura emblematica è il ponte che richiama quello realmente esistente nell’alta valle del Fluvione, lungo la strada di Casacagnano: una caratteristica struttura naturale formata da due rocce fortemente aggettanti unite e completate da una costruzione, con cappella coperta a portico, noto come “Ponte Nativo”2.

 

La struttura, nello stemma, sovrasta alcune rocce (“marroni”) allusive alla “Rocca” della prima parte del toponimo (che, storicamente, prende nome dagli antichi castelli di Rocca Reonile e Rocca Casaregnana che insieme a Osoli, Pizzorullo e Valcinante hanno dato origine al Comune, che fino al 1863 si denominava Roccaseregnana3, e che richiamano anche gli imponenti massi erratici che si trovano presso i castagneti di Meschia, scolpiti dal tempo e dalle intemperie.

 

Infine, si vede un corso d’acqua, simboleggiante le sorgenti sul monte Vettore del fiume Fluvione, idronimo che è il determinante toponomastico della seconda parte del nome (dal latino fluvius = corso d’acqua), che ha sempre avuto un ruolo centrale per l’economia della zona: scorre per 13 Km nel territorio comunale, alimentando anche numerosi mulini, alcuni ancora esistenti.

 

Il territorio è di antichissimo insediamento: probabilmente venne abitato dalla popolazione del Marsi, giunti in aiuto degli ascolani nella guerra contro Roma, i quali hanno lasciato traccia nel nome di Marsia, attuale sede del Municipio.
Nel 1039 venne assegnata in feudo agli abati di Farfa e, intorno al XIII secolo, al Comune di Ascoli.

Di questo stemma esistono versioni che si discostano leggermente l’una dall’altra:

  1. La prima e più diffusa vede un ponte di tre pezzi in arco che copre parzialmente le rocce.
  2. la versione, usata anche sul gonfalone, mostra le cime delle rocce, in guisa di monti, che superano, di poco, la spalletta del ponte.
  3. Per la versione che illustra la scheda di questo sito mostra il ponte, in forma più naturalistica e architettonicamente verosimile, appoggiato sulle rocce tangenti come nella realtà.

 

(1): Più oltre lo stesso documento riporta la descrizione, errata, del serto: “…In basso, a destra e a sinistra, l’immagine è affiancata da due ramoscelli quercia e di ulivo color verde, i cui gambi si toccano e sono legati da un drappo bianco”che, come d’ordinanza, è composta da quercia e alloro.

(2): Da un confronto tra l’immagine emblematica e quella reale si può notare come la prima sia una, approssimativa, stilizzazione della struttura senza la presenza della cappella porticata.

(3): Nel 1808 l’amministrazione napoleonica soppresse il Comune di Rocca Casaregnana che venne unita come frazione al Comune di Mozzano, mentre Valcinante venne unito a Venarotta, infine Osoli e Pizzorullo a Rocca Reonile. Nel 1814 venne soppresso Mozzano, che divenne frazione di Ascoli, con esclusione di Marsia “e le sue ville” che passarono al Comune di Venarotta, contestualmente Pizzorullo e tutte le località alla sinistra del Fluvione vennero unite a Montegallo, mentre Rocca Reonile e le frazioni della sponda destra vennero aggregate ad Acquasanta. Papa Pio VII, nel 1816, riorganizzò l’amministrazione del territorio della valle, ignorando le richieste di autonomia della popolazione: Rocca Casaregnana, Rocca Reonile e Osoli vennero unite a Mozzano; Pizzorullo divenne frazione di Comunanza. Nel 1817, Rocca Casaregnana divenne frazione di Ascoli; Osoli, Rocca Reonile e Pizzorullo di Venarotta. Fu Leone XIII che nel 1827 rese nuovamente autonomi i Comuni di Rocca Casaregnana, Rocca Reonile e Osoli. Nel 1831 il Comune di Rocca Reonile chiese di essere unito a quello di Rocca Casaregnana che nel 1863 adottò la denominazione di Rocca (del) Fluvione, con sede in Casaregnano, e nel 1866 assorbì i territori dei Comuni di Osoli e Rocca Reonile, in ottemperanza della legge che imponeva la fusione dei Comuni contermini con meno di 1500 abitanti e che “…mancassero di mezzi sufficienti per sostenere le spese comunali e si trovassero in condizioni topografiche da render comoda la loro riunione”. Nel 1868 venne proposto di spostare la sede comunale nella borgata di Agelli, abbastanza baricentrica, ma vi si opponeva la mancanza di comode vie di accesso. Nel 1875 la sede venne posta a Marsia, il Municipio però sarà collaudato solo nel 1883. L’anno precedente, 1882, i paesi limitrofi di Pizzorullo, Cerqueto, Vetreto, Furcola, Pedara, Casacagnano, Valcinante, Aletta, Poggio Paganello vennero separati (su loro richiesta) dal Comune di Venarotta e uniti a Roccafluvione.

Nota di Vieri Favini, Massimo Ghirardi e Luigi Girolami
Si ringrazia Giovanni Giovinazzo per la preziosa collaborazione

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini





Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo partito di verde e di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso, verde
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune