Città di Rivalta di Torino – (TO)
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Info
- Codice Catastale: H335
- Codice Istat: 1214
- CAP: 0
- Numero abitanti: 19422
- Altitudine: 0
- Superficie: 25.25
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivoli, Sangano, Villarbasse, Volvera
- Santo Patrono: santi Vittore e Corona, sant'Isidoro Agricola
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma del Comune di Rivalta di Torino è stato formalmente concesso con DPR del 6 febbraio 1979, dove si blasona: “d’azzurro a tre montagne d’oro – Ornamenti esteriori del Comune” che simboleggiano il vasto territorio comunale adagiato sulle rive settentrionali del Sangone.
l suo nome deriva dal latino Ripalta, ossia “riva alta”, in riferimento al fatto che si trova nel versante più alto del torrente Sangone, che designava un castrum di origine romana, fortificato nell’XI secolo che entrerà a far parte della marca torinese di Olderico Manfredi.
Fu saccheggiata nel 1176 dalle truppe di Federico Barbarossa, dopodiché restituita al conte Rinsaldo qualche anno dopo. La storia del paese è strettamente legata alle sorti del noto castello, edificato sull’altura meridionale del borgo storico intorno all’XI secolo, ancor oggi accessibile da via Orsini. Nel 1176, Rivalta passò al vescovo-conte Arduino di Valperga e venne parzialmente distrutta dalle truppe di Enrico VII di Lussemburgo per poi passare di proprietà agli Orsini.
A cavallo tra l’XI-XII secolo, alcuni monaci agostiniani iniziarono l’evangelizzazione della zona e grazie soprattutto al sostegno economico della Contea di Savoia, fu eretta l’abbazia di Ripalta, che controllerà le due chiese locali, le attuali Santa Croce e Santi Pietro e Andrea.
Perso il sostegno economico (per le lotte di potere tra papa Innocenzo IV e l’imperatore Federico II), nel 1254 l’abbazia venne ceduta all’ordine cistercense, sotto la guida dell’abate Bartolomeo da Sestri Levante e, successivamente, guidata da quello dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda. I cattolici rivaltesi ne sovvenzionarono le economie, tanto da indurre l’allora papa Clemente IV ad emettere, nel 1267, la bolla di riconoscimento di amministrazione e giurisdizione autonoma del Comune; tuttavia, subì un progressivo degrado a causa della negligenza degli abati commendatari.
Di proprietà degli Orsini, fu soltanto grazie alle sovvenzioni lasciate dal loro parente, papa Niccolò III, che sia il borgo sia l’abbazia non decaddero del tutto; anzi, fu ristrutturato il castello verso il XIV secolo. Tutte le proprietà diventarono un’amministrazione unica sotto gli Orsini, grazie all’investitura del duca Emanuele Filiberto, insieme ai territori di Orbassano e Trana; questo almeno fino al 1695, quando la cittadina diventò completamente autonoma.
Nel 1770, venne papa Clemente XIV soppresse l’abbazia e il complesso venne declassato a monastero, con l’arrivo dei rivoluzionari venne alienato e oggi ospita la Scuola Media locale.
Gli ultimi Orsini conti di Rivalta morirono nel 1787senza discendenza, Rivalta quindi fu consegnata al ramo dei cugini, i conti di Orbassano, che la mantennero fino al 1823, quando passò in proprietà a Cesare della Chiesa, conte di Benevello, rinomato pittore di corte che fece ristrutturare il castello; sua figlia Bianca, contessa e moglie di Demetrio Piccono della Valle, vi fondò un ospedale di ricovero per anziani, oggi intitolato a lei.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro a tre montagne d’oro. Ornamenti esteriori da Città”.
NOTE
Stemma con la corona da città.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma con gli attributi da Comune.

GONFALONE RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Bruno Fracasso
Reperito da: Anna Bertola
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo troncato di giallo e di azzurro riccamente ornato e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro: Città di Rivalta di Torino. Le parti in metallo ed i cordoni sono dorati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Gonfalone con gli attributi da Comune.

Gonfalone con gli attributi da Città.
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune