Città di Riolo Terme – (RA)

Informazioni

  • Codice Catastale: H302
  • Codice Istat: 39015
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 5813
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 44.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Importante centro termale della valle del Senio, fu denominato RIOLO DEI BAGNI (R.D. del 21 gennaio 1915 n. 82) fino al 1957 quando ha assunto la denominazione attuale (D.P.R. 14 febbraio 1957 n.178). Il toponimo RIOLO è documentato dal XIII secolo e deriva da “rivus” (ruscello), del quale è un diminutivo (“rivolus”). È stato identificato con il Castrum Aurelianum che venne saccheggiato dalle armate di Federico II.

Durante il Medioevo il borgo dipendeva dal castello di Laderchio1, assieme ad Ossano, Voltrignano, Arbustedo, Chiesanuova, Limisano tutti domini fiorentini; fu a lungo conteso tra le potenze vicine, nel 1388 i Bolognesi rafforzarono il torrione esistente, che fu rimaneggiato in rocca da Caterina Sforza, moglie di Gerolamo Riario e reggente (dopo la morte di questi) del loro figlio Ottaviano signore di Imola e conte di Forlì e della valle del Senio (della quale Riolo era la sede comitale), tra il 1494 e il 1499.

Il determinate TERME testimonia la presenza, nota dall’antichità, delle fonti termali che alimentano i noti impianti terapeutici inaugurati nel 1870.

Lo stemma del quale “Non si conosce l’epoca in cui fu assunto o concesso. Si trova da tempo immemorabile impresso in stampi di ferro e di rame” è stato riconosciuto con D.P.R. del 14 settembre 1984, dove è blasonato: “D’azzurro al ponte d’oro, murato di nero, di due arcate, sostenente a destra la sentinella posta in maestà, di carnagione, barbuta di nero, coperta del cappello seicentesco dello stesso, vestita col robone di porpora, con ampio bavero circolare d’oro, impugnante l’archibugio aperto al naturale, posto in banda; a sinistra la torre di oro, murata di nero, chiusa e finestrata di due di rosso, merlata di quattro alla ghibellina”.

La figurazione si riferisce evidentemente alla rocca, che fino al 1985 fu anche sede municipale, e deriva dagli antichi sigilli della comunità, risalenti al XVII secolo, venendo pressoché fissata in questa forma nel 1851 quando vi fu il “censimento” degli emblemi comunali promosso dal Legato Pontificio card. Gaetano Bedini; nella versione del 1851 il “brigante” è curiosamente descritto come “un uomo riguardante la torre col canocchiale” mentre in realtà si tratterebbe di una sentinella, a ricordo della fiera resistenza opposta ai Lanzichenecchi il 15 aprile 1527.

1 Nella seconda metà del secolo XV, grazie alle signorie dei Manfredi e dei Riario-Sforza, Riolo diventa il centro della contea che comprendeva tutta la valle del Senio; Laderchio cessa di essere comune e diventa una “villa” dipendente dalla Curia Comitale residente a di Riolo. Laderchio prenderà la denominazione di Voltrignano, all’inizio del sec. XVI, dalla maggiore delle sue dipendenze. Dal castello di Laderchio ebbe agnome la dinastia dei Laderchi di Faenza.

Note di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Si ringrazia Alessandro Neri per la cortese collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe) GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. Forni, Bologna 1999.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Luigi Ferrara

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro al ponte d’oro, murato di nero, di due arcate, sostenente a destra la sentinella posta in maestà, di carnagione, barbuta di nero, coperta dal cappello seicentesco dello stesso, vestita col robone di porpora, con ampio bavero circolare d’oro, impugnante l’archibugio aperto al naturale, posto in banda; a sinistra la torre di oro, murata di nero, chiusa e finestrata di due di rosso, merlata di quattro alla ghibellina.
Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 16 novembre 1984

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
ponte

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo troncato di giallo e di rosso riccamente ornato di ricami d’argento
e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di
Riolo Terme”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    14 Luglio 1937

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    24 Novembre 2001

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Settembre 1984