Città di Ravenna – (RA)

Informazioni

  • Codice Catastale: H199
  • Codice Istat: 39014
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 158739
  • Nome abitanti: ravennati
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 652.89
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Capitale dell’Impero d’Occidente nel 402; del regno Ostrogoto nel 493; venne conquistata nel 540 dal generale bizantino Belisario e Giustiniano la nominò capitale della Praefectura d’Italia e sede dell’Esarca di Costantinopoli. Nel 751 fu occupata dai Longobardi e nel 754 ceduta ai Franchi, il cui re Pipino nel 756 la cedette al papa.

Gli arcivescovi di Ravenna godranno di ampia autonomia fino al 1274 quando il potere verrà preso dalla famiglia Traversari e, nel 1275, dai Da Polenta.
Dal 1441 divenne possesso di Venezia fino al 1509, quando tornò allo Stato Pontificio che la mantenne fino al 1861.
Le complicate vicende storiche di questa importante città sono richiamate nelle complesse armi civiche del Comune.
In quelle precedenti era rappresentata Porta Aurea, l’accesso principale alla città costruita dall’Imperatore Claudio nel 43 d.C. e demolita nel 1582.

Attualmente presenta uno scudo partito d’oro e di rosso, con due leoni dell’un colore nell’altro controrampanti e affrontati ad un pino d’Italia di verde fruttato d’oro, sradicato e posto sulla linea di partizione. Approvato nel 1937 risale ad una forma adottata nel 1509.

Il rosso e l’oro sono i colori dinastici dei Da Polenta, ma anche della Repubblica Veneta: i Da Polenta presentavano un’aquila rossa in campo d’oro, Venezia il leone di San Marco d’oro in campo rosso.

Il pino allude alla storica Pineta di Ravenna.

La corona, inizialmente regale, venne sostituita con una cerchia turrita d’oro che presenta anteriormente anche l’antica Porta Aurea.

Il moto FELIX RAVENNA, pure concesso nel 1937, richiama la stessa dicitura riportata sulle monete dei re Goti.

Ai rami di quercia e alloro del serto era appesa una croce di Guerra d’oro, oggi sostituita dalla medaglia d’oro al Valor Militare della Repubblica Italiana ottenuta per il ruolo decisivo avuto dai cittadini durante la guerra di liberazione partigiana.


Note fornite da Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito di oro e di rosso, ai due leoni dell’uno nell’altro, controrampanti, affrontati ad un pino verde fruttato d’oro, sradicato posto sulla partizione. Corona turrita da città merlata alla guelfa con nel centro la Porta Aurea della città. Lo scudo sarà di forma sannitica a voluta gigliata e fregiato da ornamenti di Città con appesa per il suo nastro, sul decusse dei rami di quercia e di alloro, la Croce di Guerra. Intorno ai rami un nastro di rosso porpora con la scritta: “Felix Ravenna” nei due capi inferiori”.

D.C.G. 26 maggio 1937

Note stemma


Stemma ufficiale

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Pasquale Fiumanò

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di giallo e di rosso..:”

Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò

Colori del gonfalone: giallo, rosso
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Antico diritto: capitale dell’Impero Romano d’Occidente.


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    26 Maggio 1937