Comune di Ragalna – (CT)

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Info
  • Codice Catastale: M287
  • Codice Istat: 87058
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3649
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 39.23
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il Comune di Ragalna è stato istituito il 29 aprile 1985 distaccandone il territorio da quello di Paternò e si trova sul versante occidentale dell’Etna.

Il nome deriva forse dall’arabo règ (deserto di pietre) unito ad aléna (brezza) cioè: “località pietrosa dove soffia un vento leggero”; secondo altri, come accade per altri toponimi siciliani che hanno un prefisso identico (Racalmuto, Regalbuto, etc.), potrebbe derivare dalla composizione, sempre dall’arabo, di rahal (casale) col personale Anna: da cui «Casale di Anna»; non manca chi propone una radice etimologica greca.

Durante il periodo normanno, nel 1136, è documentato il villaggio di Rachalena, presente in un atto di donazione di Enrico, conte di Policastro e signore di Paternò (nonché genero del gran conte Ruggero I di Sicilia), al monastero di San Leone da Pannacchio. Nel XV secolo Ragalna diviene possesso dei principi Moncada di Paternò.

Il territorio è caratterizzato dall’agricoltura, soprattutto oliveti e frutteti, grazie alla fertilità del suolo vulcanico, ma anche dal turismo che sta acquisendo sempre maggior importanza anche in relazione al locale Parco dell’Etna.

Lo stemma del Comune è stato concesso con D.P.R. n. 1140 del 9 febbraio 1990, dove si blasona: “Inquartato: nel primo di azzurro, alla lettera maiuscola R, d’oro; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi, d’oro; nel terzo di rosso, all’olivo di verde, fruttato di nero, fustato e sradicato al naturale; nel quarto, di azzurro, al monte Etna di verde, con la sommità innevata d’argento, cimato dal pennacchio di fumo, dello stesso, e fondato sulla pianura d’oro”.

La lettera R è l’evidente iniziale del capoluogo, la stella del secondo quarto richiama la Madonna del Carmelo patrona del paese, l’olivo è un riferimento all’economia della zona, mentre il vulcano rappresenta l’Etna, presso il quale si trova il comune.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

BLASONATURA

“Inquadrato: nel primo di azzurro, alla lettera maiuscola R, d’oro; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi, d’oro; nel terzo di rosso, all’olivo di verde, fruttato di nero, fustato e sradicato al naturale; nel quarto, di azzurro, al monte Etna di verde, con la sommità innevata d’argento, cimato dal pennacchio di fumo, dello stesso, e fondato sulla pianura d’oro”

SMALTI
OGGETTI
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BLASONATURA

“Drappo partito di giallo e di verde riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma civico, con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione “Comune di Ragalna”. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”

COLORI
PARTIZIONI
partito
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Febbraio 1990

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