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Info
- Codice Catastale: H110
- Codice Istat: 7054
- CAP: 11020
- Numero abitanti: 3823
- Nome abitanti: quartins
- Altitudine: 535
- Superficie: 62.32
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 8.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma comunale riprende quasi alla lettera, con la sola variante del colore dell’orso, lo stemma parlante dei nobili De La Porte Saint-Ours (De Porta Sancti Ursi):d’argento, al castello a due torri di rosso, murato di nero e merlato alla guelfa, aperto del campo, all’orso di nero collarinato d’argento, passante alla base della porta e ad essa incatenato di nero. Esso riproduce in forma stilizzata la primitiva residenza di famiglia: la Porta Prætoria di Aosta, fiancheggiata da due torri romane ricostruite in epoca medievale. Da Aosta, dove il capostipite Pietro viveva nell’anno 1100, essa si trasferì nel castello di Quart, da cui prese il nome, verosimilmente alla fine del XII secolo o all’inizio del successivo. I suoi membri ricoprirono importanti incarichi in campo civile ed ecclesiastico. Sono da ricordare, in particolare, un vescovo di Ginevra, Aimone, e due vescovi di Aosta: Emerico I, beatificato dalla Chiesa, ed Emerico II. L’ultimo discendente della dinastia, Enrico, morì nel 1377 e la vasta signoria di Quart, che si estendeva fin dentro la città di Aosta e in tutta la Valpelline, travalicando nella valle di Entremont oggi svizzera, fu incamerata dai Savoia e fece parte del domaine direct sabaudo fino al 1544.
Il Comune fece uso di questo stemma, con varianti minime (l’orso era più spesso nero, a volte grigio), sin dall’Ottocento. Durante il regime fascista vi fu aggiunto il “capo del Littorio” di porpora, caricato di un fascio littorio d’oro sostenuto da due rami, d’alloro a destra e di quercia a sinistra, decussati in punta e annodati con un nastro tricolorato dai colori nazionali, al naturale.
Il bozzetto del gonfalone, allegato al decreto riporta curiosamente una partitura di biancoe e di verde, cosa impossibile dato che il verde non compare nello stemma. Si tratta ovviamente di un errore tipografico. ad ogni modo, fa fede il testo del blasone che riporta senza ombra di dubbio un partito di bianco e di rosso.
Nota di Joseph Rivolin