Comune di Pulsano – (TA)

Informazioni

  • Codice Catastale: H090
  • Codice Istat: 73022
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 11002
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 18.77
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del Comune di Pulsano è un esempio molto interessante, perché è l’unico (che ci risulta) raffigurante l’ape in volo vista di profilo. Sul significato di questo insolito emblema civico lo storico locale Andrea De Marco riporta:

“… è nato [refuso: probabilmente intende “noto”] fin dalla nascita dei Comuni di Pulsano e Leporano. Esso è formato da tre fiori posti in campo verde e cielo azzurro. Vi sono tre ciliege poste in alto, un’ape svolazzante e tre fiori con una corolla finale di rami di leccio. Il tutto sormontato da una grande corona principesca d’oro. Questo simbolo rappresenta la fertilità, l’amore, la modestia, l’ubbidienza e il lavoro. Infatti: le tre ciliegie stanno ad indicare la fertilità dei giardini della terra di Pulsano; la rosa: il simbolo dell’amore. È questo il fiore che forma l’idea della fragranza tanto che viene chiamata regina dei fiori. Anche gli antichi profeti la definivano tale; la margherita: ha il disco della sua corolla in oro ed è l’emblema della modestia, sentimento nobile ed immacolato che sorge dal cuore; il tulipano: il simbolo dell’ubbidienza. Essa frena la volontà della via del male indirizzandola in quella del bene; l’ape: la laboriosità dei concittadini che con la loro fatica succhiano il miele prodotto dalla terra; i due rami di leccio: indicano la meravigliosa foresta di leccio, allora esistente tra Pulsano e il Bosco Cagione; il campo verde: sta alla magnifica distesa di campi sempre verdi; il fondo azzurro: sta ad indicare il cielo sereno, pieno di luce”; secondo un’altra fonte la rosa “simboleggia l’onore incontaminato, la soavità dei costumi, la fortezza d’animo e la gentilezza dei pulsanesi”, la margherita “indica gentilezza e cortesia, innocenza e bontà, ed è un fiore che raramente si trova inserito in uno stemma”, in ultimo il tulipano sarebbe in realtà una “campanula, non a caso inserita perché cresce lungo i luoghi acquitrinosi, [e che] esprime bontà e dolcezza” (PALUMBO, 1989).

La descrizione, dal punto di vista araldico, non è molto precisa. Con il termine campo s’indica il fondo dello scudo (in questo caso: azzurro) e i fiori si definiscono come nodriti dalla campagna (o, meglio ancora, da una terrazza) erbosa di verde. Secondo un’altra fonte il “ciliegio, simbolo in araldica di dolcezza, ricorderebbe i giardini lussureggianti, ricchi di vene d’acqua dolce e di alberi da frutto che nei secoli passati circondavano il paese. L’ape, simbolo di operosità, ricorderebbe i numerosi acquitrini popolate da piante e fiori che un tempo si estendevano nella campagna del paese” e che vennero bonificati con la costruzione del Canale Trigna nel 1937 (PALUMBO, 1989) (Maglio, 1994).

Il vigente Statuto del Comune descrive lo stemma con alcune piccole varianti: il tulipano vi è descritto come un gladiolo giallo (alias: oro); nell’uso corrente l’emblema è stato recentemente ridisegnato con la corona di comune:

Lo stemma del Comune di Pulsano è costituito da uno scudo sormontato da un’aurea corona regale. Lo scudo illustra un cielo azzurro su campo verde sul quale insistono tre fiori: un gladiolo giallo, un papavero rosso [sic. In realtà è una rosa da giardino] al centro ed una margherita bianca. Sul papavero volteggia un’ape. Dalla parte superiore dello scudo pendono tre ciliegie” (art. 4).

Decreto: stemma in uso

Blasone: D’azzurro, alla rosa da giardino addestrata dal gladiolo con la corolla d’oro e sinistrata dalla margherita, tutti e tre al naturale e nodriti su campagna erbosa di verde; all’ape d’oro posta di profilo e volteggiante sulla rosa; alle tre ciliege al naturale, unite per i peduncoli e  uscenti dal capo, quella di destra posta in sbarra e quella di sinistra posta in banda. Ornamenti da Comune.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

 

Bibliografia:

 

Palumbo N., 1989 – Araldica civica e cenni storici dei comuni di terra jonica. Pietro Lacaita editore, Manduria – Bari – Roma: pag. 125-126.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla rosa da giardino addestrata dal gladiolo con la corolla d’oro e sinistrata dalla margherita, tutti e tre al naturale e nodriti su campagna erbosa di verde; all’ape d’oro posta di profilo e volteggiante sulla rosa; alle tre ciliege al naturale, unite per i peduncoli e  uscenti dal capo, quella di destra posta in sbarra e quella di sinistra posta in banda. Ornamenti da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

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