Città di Porto San Giorgio – (FM)
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Info
- Codice Catastale: G920
- Codice Istat: 44060
- CAP: 0
- Numero abitanti: 16384
- Altitudine: 0
- Superficie: 8.58
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il Comune è già nominato da Strabone nella sua “Geografia”.
Plinio il Vecchio, lo chiama Castellum Firmanorum. Castello Firmani probabilmente si collocava alla foce del fiume Ete.
Nei documenti medievali compare col nome di Portus Sancti Georgi e Portus Firmi e, nel 1231, divenne fortezza col nome di Castel San Giorgio ed era indicato nei portolani come scalo marittimo di primaria importanza.
Dopo la calata dei barbari, la popolazione si stabilì sulle falde del cosiddetto Monte Cacciù e una colonia di pescatori veneti o dalmati diedero vita ad un centro abitato che, nel 1164, passò per ordine di Federico Barbarossa al Capitolo dei Canonici di Fermo e, nel 1266, fu preso in affitto dal comune di Fermo.
La storia di Porto San Giorgio da allora in poi si riassume in una serie di tentativi di riconquistare l’autonomia rispetto a Fermo.
Nel 1267, Lorenzo Tiepolo, futuro doge di Venezia, dette impulso al porto, dotandolo di una roccaforte.
Nel 1362, viste le incursioni turche nell’Adriatico, con il permesso di Giovanni Visconti d’Oleggio, signore di Fermo, a difesa del porto fu eretta una fortificazione.
Nei secoli successivi il Castello cercò sempre di affrancarsi da Fermo, ma la città episcopale si oppose a lungo alla sua autonomia. In tutti questi anni si susseguono scontri fino ad arrivare, nel 1729 ad un conflitto passato alla storia con il nome di “guerra per l’imbarco dei grani”.
Nel 1741 la Congregazione Fermana stabilì che Porto San Giorgio fosse considerata un castello distinto da Fermo ottenendo l’indipendenza ed il diritto di eleggere i suoi consiglieri ed i suoi Magistrati e prese il nome di Porto San Giorgio.
Nel 1782 il Governo Pontificio concesse il possesso dei territori che vanno dal Tenna all’Ete.
Nel 1802 con un documento scritto da Pietro Orlandi e firmato da numerosi sangiorgesi si ribadisce la volontà di autonomia e indipendenza del Porto in opposizione ai tentativi di riannessione da parte di Fermo.
Durante il periodo napoleonico Porto San Giorgio conseguì la sospirata autonomia da Fermo ottenendo anche, nel 1810, l’annessione di Torre di Palme.
Nel 1815, una nave corsara portò via decine di giovani sangiorgesi che sarebbero stati venduti come schiavi in Oriente.
Nel 1816, con la Restaurazione l’autonomia comunale fu confermata dal governo pontificio.
Con l’Unità d’Italia, Porto San Giorgio perse Torre di Palme ma la sua autonomia comunale fu confermata.
Nel 1878, una minore porzione del territorio comunale di Fermo viene concessa a quello di Porto San Giorgio che riesce ad espandersi di poco verso ovest.
Durante la seconda guerra mondiale subì numerose incursioni aeree finalizzate al danneggiamento della linea ferroviaria e fu liberata dalle truppe inglesi, indiane e polacche comandate dal generale Montgomery il 28 giugno 1944.
Lo stemma di Porto San Giorgio è stato riconosciuto con Decreto del Presidente del Consigli dei Ministri del 10 novembre 1953 e si blasona “Di rosso, alla croce patente d’argento, posta nel canton destro del capo. Ornamenti esteriori da Città”.
Corrisponde all’antico stemma della Città di Fermo di cui Porto San Giorgio ha condiviso la storia per lunghi periodi.
Il gonfalone è stato concesso l’anno successivo con un Dpr del 18 giugno 1954 e si tratta di un “Drappo partito di rosso e di bianco”.
Il Comune utilizza talvolta ancora i suoi emblemi con gli attributi da Comune pur avendo ricevuto, con Dpr del 31 maggio 2011, il titolo di Città.
Note di Bruno Fracasso
STEMMA RIDISEGNATO

Reperito da: Fabio Comandini
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso, alla croce patente d’argento, posta nel canton destro del capo. Ornamenti esteriori da Città”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma con gli attributi da Comune.

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo partito di rosso e di bianco…”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Gonfalone con gli attributi da Comune.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune