Comune di Ponteranica – (BG)

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Info
  • Codice Catastale: G853
  • Codice Istat: 16169
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 6825
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 8.37
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il toponimo potrebbe risalire al personale Hilarius di un antico proprietario, attraverso successive deformazioni in Larius, Rius e Riuc ne è derivato RANICA, la presenza di un ponte ha poi dato origine all’odierno PONTE [di] RANICA.

Insediamento attestato durante la dominazione Longobarda ha fatto successivamente parte del territorio di Sorisole o “Corte Regia della Morla” come è nominata in un atto di cessione dei diritti feudali da parte del vescovo di Bergamo del 28 ottobre 1249.
Tradizionalmente di fazione guelfa, Ponteranica possedeva grandi opere di difesa: case torri, il castello della Moretta e fortificazioni sul colle Lurida, in gran parte atterrate dai ghibellini bergamaschi.

Eretto in Comune di POLTRANICA il 9 luglio 1392 con elezione annuale di dieci rappresentanti per la gestione della “cosa pubblica” (struttura rimasta in vigore fino al XVIII secolo), il territorio subì una modifica nel 1456; dal 1428 godeva dei privilegi accordati alle “Terre Separate” di Ponteranica e Sorsole dalla Repubblica di Venezia per la fedeltà dimostrata.

Nel 1809 il Comune (con altri limitrofi) venne soppresso dall’amministrazione della Repubblica Cisalpina (napoleonica) e aggregato a quello di Bergamo, con trasferimento degli archivi nella Città Alta.

Il passaggio al Regno (austriaco) del Lombardo-Veneto fece in modo che il 12 febbraio 1816 il Comune di Bergamo fosse smembrato e molti Comuni tornarono alla pristina autonomia.
Il Regno d’Italia non cambierà questa condizione.

Lo stemma comunale, come riportato dallo Statuto Comunale: “…scudo bianco su cui è raffigurata una quercia ed attraversato da una banda orizzontale azzurra contenente tre stelle bianche a sei punte. Lo scudo è sormontato da una corona turrita ed è circondato da una fronda di quercia alla sua sinistra e da una di alloro alla sua destra…”.

Blasonato più correttamente: “d’argento alla quercia sradicata naturale, attraversato da una fascia azzurra caricata di tre stelle d’argento a sei punte. Ornamenti esteriori di Comune”.

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Reperito da: Anna Bertola

BLASONATURA

“D’argento alla quercia sradicata al naturale, con la fascia d’azzurro attraversante caricata di tre stelle d’argento. Ornamenti esteriori di Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Fonte: Luigi Ferrara

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di bianco…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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