Comune di Ponte San Nicolò – (PD)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: G855
- Codice Istat: 28069
- CAP: 0
- Numero abitanti: 13325
- Altitudine: 0
- Superficie: 13.50
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Già nel 1224 un ponte, ricostruito in pietra quattro anni dopo dalla Repubblica Padovana, attraversava qui il fiume Roncajette. La sua posizione era tantostrategica che Ansedisio dei Guidotti, podestà di Padova e nipote del feroce Ezzelino III da Romano, lo fece distruggere nel 1256 per impedire l’avanzata dei “crocesignati” i quali marciavano da Piove di Sacco verso Padova per liberare la città dal tiranno.
Un successivo ponte venne danneggiato dalle truppe di Massimiliano d’Asburgo nel 1509 (lega di Cambrai).
Quello attuale, in ferro, dalla caratteristica forma parabolica, fu inaugurato solennemente nel 1913 in sostituzione di un altro fatiscente in pietra, risalente al 1591, deteriorato dalle frequenti inondazioni.
Le frazioni minori Roncajette e Rio vengono araldicamente rappresentare dalle consuete due stelle. I due paesi sono rispettivamente a sud e ad ovest del capoluogo e citati per la prima volta nel 918 e nel 1234.
Il centro di Roncaglia è evidenziato con il simbolo del giglio a ricordo, forse, degli estesi ed importanti vivai. Al giorno d’oggi, vista la vicinanza con il capoluogo provinciale, il
paese ha assunto un aspetto moderno; dove si estendevano campi ed orti, sono sorte piccole e medie industrie e moltissime case private.
Anche nel fascicolo istruttorio custodito presso l’Archivio Centrale dello Stato in Roma, che portò all’ufficializzazione dei simboli araldici, non si danno spiegazioni circa l’assunzione del giglio detto, in quei documenti, “fiordaliso”.
Negli stessi atti si ricorda che lo stemma di Ponte San Nicolò ha un’origine abbastanza antica, ma si tralascia ogni approfondimento.
Per invocare la concessione il Comune si appellava all’uso continuato dell’emblema ed alla presenza di uno scudo scolpito in legno presso la sede municipale.
Per quanto riguarda il gonfalone c’è da rilevare che, in contrasto con la descrizione araldica del DPR 14 marzo 1955, il blasonista della Presidenza del Consiglio, Ettore Pennetta, ha dipinto un drappo interamente rosso, anziché rosso con la fascia orizzontale gialla.
L’Amministrazione ha invece sempre fatto uso del drappo conforme al Decreto e non al bozzetto vidimato.
Note di Giancarlo Scarpitta
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune