Città di Pompei – (NA)
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Info
- Codice Catastale: G813
- Codice Istat: 63058
- CAP: 0
- Numero abitanti: 25620
- Altitudine: 0
- Superficie: 12.41
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Boscoreale, Castellammare di Stabia, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Scafati (SA), Torre Annunziata
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma della città di Pompei (il titolo civico è stato conseguito con Decreto del Presidente della Repubblica di Carlo Azelio Ciampi del 9 gennaio 2004) è stato concesso con Regio decreto del 30 maggio 1929, col il blasone:
«Troncato dalla fascia diminuita di rosso: nel primo, campo di cielo, al mare procelloso al naturale, sormontato dalla croce di legno al naturale, col rosario d’argento posto in banda, accompagnata nel canton sinistro del capo dalla stella di sei raggi dello stesso; nel secondo, campo di cielo, a due colonne di marmo al naturale, con la trabeazione d’argento, accollate al Vesuvio al naturale, il tutto movente dalla punta.»
Il gonfalone invece, è stato concesso con il Regio Decreto del 15 dicembre 1930, ed è costituito da un “… drappo azzurro” con lo stemma (allora con la corona da Comune).
La figurazione, piuttosto articolata, mostra nei due campi gli elementi che caratterizzano la città: nel primo la stella, simbolo della Vergine Maria come “stella Maris”, che orienta e accompagna il cammino dei credenti, unito alla croce col rosario richiamano il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, voluto da Bartolo Longo, (proclamato beato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II), e dalla consorte, la contessa Marianna Farnararo de Fusco. La fabbrica fu iniziata nel 1876, per ospitare un dipinto della Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Rosa, e fu elevata a basilica pontificia maggiore da papa Leone XIII il 4 maggio 1901, la quale costituisce oggi una delle mete italiane di pellegrinaggio più frequentate. Lo stemma personale di Bartolo Longo è pressoché identico al campo superiore dello stemma comunale.
Nel secondo si ricorda l’antico e celebre città romana, con le sue rovine e sullo sfondo la presenza del Vesuvio, che causò la terribile eruzione del 79 d.C.
Il nome della città, secondo un’interpretazione potrebbe derivare dal greco ‘pempo’ (spedire), per il fatto che Pompei, come riporta anche Strabone nella sua Geografia, rappresentava uno snodo importante fra l’entroterra e la costa, per la sua prossimità al fiume Sarno dove arrivavano e da cui partivano le merci. Un’altra fonte antica, Servio nel suo commento al libro VII dell’Eneide di Virgilio, fa risalire il toponimo ad un’ipotetica fondazione da parte di Ercole, eroe del mito, nel suo trionfale ritorno dalle famose fatiche: “a pompa Herculis” (dal trionfo di Ercole) che, con il passare del tempo, sarebbe diventato ‘Pompei’. Molto più accreditata è la teoria secondo cui il nome ricalca un’impronta italica, dal termine ‘pumpe’, riferibile, a sua volta, ad una radice greca (pente) che vuol dire ‘cinque’, e riconducibile, probabilmente, alla formazione di Pompei mediante l’unione, appunto, di cinque villaggi».
L’area di Pompei viene abitata probabilmente dal un gruppo di persone provenienti dalle terre dell’Egeo e discendenti dai Pelasgi. L’area ai piedi del Vesuvio si dimostrò da subito una zona adatta agli insediamenti così vi si stabilirono in un piccolo villaggio all’incrocio di grandi strade.
Le prime tracce importanti sono del VI secolo a.C. e, tra il 525 e il 474 a.C. fu conquistata dalla colonia di Bea.
Contesa tra Etruschi e Cumani, alleati con i Siracusani, a metà del V secolo a.C., portò Pompei sotto il dominio sannitico. La città aderì, in seguito, alla Lega nucerina e, probabilmente, risale a questo periodo la fortificazione dell’intero altopiano con una cerchia di mura di tufo.
Fu ostile ai Romani durante le guerre sannitiche, ma, una volta sconfitta, divenne alleata di Roma come socia dell’Urbe, conservando un’autonomia linguistica e istituzionale.
Intorno al 300 a.C. fu munita di una nuova fortificazione in calcare del Sarno.
Durante la seconda guerra punica Pompei, ancora sotto il controllo di Nuceria Alfaterna, rimase fedele a Roma e poté così conservare una parziale indipendenza. Nel II secolo a.C. la coltivazione intensiva della terra e la conseguente massiccia esportazione di olio e vino portarono ricchezza e un alto tenore di vita.
Allo scoppio della guerra sociale Pompei fu ostile a Roma: nell’89 a.C. Silla, dopo aver fatto capitolare Stabia, partì alla volta di Pompei che tentò una strenua difesa rinforzando le mura cittadine e avvalendosi dell’aiuto di un gruppo di celti capitanati da Lucio Cluenzio, ma ogni resistenza risultò vana e la città cadde ma, grazie all’appartenenza alla lega nucerina, ottenne la cittadinanza romana e fu inserita nella Gens Menenia.
Nell’80 a.C. entrò definitivamente nell’orbita di Roma e Silla vi trasferì un gruppo di veterani nella Colonia Venerea Pompeianorum Sillana. Tacito ricorda la rissa tra Nucerini e Pompeiani del 59 d.C. nell’Anfiteatro romano di Pompei, che spinse i consoli a proibire per dieci anni ogni forma di spettacolo gladiatorio.
Nel 79 d.C. Pompei fu interessata dall’eruzione del Vesuvio, che la seppellì sotto una coltre di materiali piroclastici di altezza variabile dai cinque ai sette metri, determinandone la fine. Al momento dell’eruzione molti edifici erano in fase di ricostruzione a causa del sisma del 62 d.C.
Alcuni reperti bizantini testimoniano l’esistenza di un piccolo insediamento anche nel Medioevo; in questo periodo gli abitanti erano concentrati in località Civiltà Giuliana, a nord della città antica e in posizione più elevata vista la presenza di paludi e di una forte umidità nei pressi del fiume Sarno. Successivamente il Sarno fu deviato dal Principe di Scafati e ciò provocò la morte di quasi tutti gli abitanti della valle di Pompei. I Borboni realizzarono poi alcune opere idrauliche e la foce del fiume fu interamente bonificata e delimitata da argini in pietra.
La Pompei moderna si sviluppò intorno alla costruzione del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, consacrato nel 1891.
Il comune di Pompei fu istituito il 29 marzo 1928, acquisendo la parte del territorio di Scafati denominata Valle di Pompei. Il restante territorio fu ceduto dai comuni di Torre Annunziata, Boscoreale, Gragnano e Castellammare di Stabia.
Ebbe risalto internazionale la registrazione in audio e video, nell’Anfiteatro romano di Pompei, avvenuta nell’ottobre 1971, del concerto dei Pink Floyd, pubblicato nel 1972 come Pink Floyd a Pompei. Il concerto fu tenuto in assenza di pubblico, alla presenza del solo staff tecnico.
Nello stesso anfiteatro l’ex componente degli stessi Pink Floyd, David Gilmour ha eseguito due concerti nel luglio 2016, da queste tappe è stato tratto un album dal vivo dal titolo Live at Pompeii pubblicato nel 2017.
Il 26 dicembre 2020 è stato riscoperto un termopolio magnificamente conservato, con tanto di affreschi intonsi, resti di cibo nelle sue anfore.
Note di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Troncato, alla fascia diminuita di rosso: nel 1° campo di cielo, al mare procelloso al naturale, sormontato da una croce di legno al naturale col rosario d’argento posto in banda, accompagnata nel canton sinistro del capo da una stella di sei raggi dello stesso; nel 2° campo di cielo, a due colonne di marmo al naturale, con la trabeazione d’argento accollate al Vesuvio al naturale, il tutto movente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma ridisegnato con gli attributi da Comune.

Stemma con il serto come utilizzato sul gonfalone comunale.

Stemma ufficiale con gli attributi da Comune

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
BANDIERA RIDISEGNATA

Fonte: Roberto Breschi
Disegnato da: Bruno Fracasso
BANDIERA UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro caricato a centro dello stemma comunale…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune