Comune di Polverara – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: G802
  • Codice Istat: 28066
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3048
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 9.85
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Nel 1916 lo storico locale Fortunato Giacomello così annotava: “Nei tempi addietro erano famosi in Polverara i Galli e le Galline, tutte nere e con belle piume sulla testa e di grandezza quasi tripla degli ordinarii… L’origine è incerta e la loro grandezza e grossezza, come si ha nel poema eroicomico del Dottori (1652), …, proviene dalla qualità del pascolo”.

 

Il primo storico che cita i polli allevati a Polverara è lo Scardeone in un’opera data 1560.

 

Il Tassoni, nella Secchia Rapita (1622), così si esprime sul luogo: “Dov’è il regno dei Galli e la sementa…Famosa in ogni parte”.

 

 

 

Anche il Gloria, nell’Ottocento, non può fare a meno di menzionare la particolarità di questo paese ed aggiunge: “Oggi questi polli nerissimi vanno imbastardendo. Non superano gli altri comuni, che di un terzo in grandezza. Solo tre o quattro famiglie ne serbano la razza”.

 

Viste tali premesse, il citato Giacomello propose per Polverara l’adozione nello stemma civico di un gallo nero, con testa piumosa e con le zampe sopra un ramo di quercia.

 

Quest’ultimo elemento ricorderebbe i fitti boschi esistenti nell’alto medioevo. Infatti, prima che si eseguisse una generale opera di dissodamento e bonifica, vi erano nella zona vaste distese di selve e paludi. Nel più profondo del bosco, verso la fine del secolo X, ai tempi del vescovo di Padova Gauslino, venne scoperto in un’arca di pietra il corpo di San Fidenzio, che fu poi trasferito a Megliadino nel Montagnanese attraverso il fiume Vigenzone.

 

Presso l’Archivio Comunale non è stato rintracciato il bozzetto colorato ufficiale vistato dalla Presidenza del Consiglio, per cui l’unico emblema a colori è quello custodito nel fascicolo istruttorio presso l’Archivio Centrale dello Stato in Roma. In esso compare una semplice gallina al naturale, discostandosi quindi dalle caratteristiche tipiche della gallina di Polverara così come descritta da storici e cronisti.

 

Recentemente il Municipio adopera anche uno stemma in cui compare, al posto della gallina al naturale un gallo nero, rivoltato, cioè volto verso la parte sinistra dello scudo (a destra rispetto all’osservatore). Detto simbolo è sicuramente una più fedele riproduzione storica del tipico pollo locale, ma non conforme alla blasonatura del DPR 14 giugno 1953.

 

 

 

Note di Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di argento, alla gallina al naturale avente ai piedi un ramoscello di verde. Ornamenti esteriori da comune”.

Colori dello scudo:
argento

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Giugno 1953