Comune di Poirino – (TO)

Informazioni

  • Codice Catastale: G777
  • Codice Istat: 1197
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 10245
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 75.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Con RD dell’8 maggio 1933, confermato con Regia Lettera Patente dell’11 gennaio 1934 venne concesso al Comune di Poirino lo stemma civico con il blasone: “D’argento, alla croce d’oro. Ornamenti esteriori da Comune” (Statuto del Comune di Poirino, art. 5 § 4). Alla lettera si dovrebbe trattare di un semplice scudo d’argento con una croce piana d’oro.

Nell’ uso però il Comune usa uno stemma differente, che mostra una croce trifogliata fondata sulla cima di un monte di tre colli “all’italiana” rossastri (al naturale?) che non sono nominati nel blasone.

Lo stemma è descritto in modo ancora diverso al § 9 dello Statuto del Comune: “… bandiera composta da croce bianca su sfondo rosso bordata di azzurro, con uno stemma argento con croce d’oro posta sopra una montagna di 3 cime rosso verdeggiante [SIC] e, sopra lo stemma, una corona d’argento e alla base un ramo d’ulivo e uno di palma” e la dicitura “Comune di Poirino”. Dove sono nominati i colli e un serto non regolamentare di ulivo e palma (anziché di alloro e quercia).

La zona di Poirino era sede di un piccolo castello dei Solaro, appartenne ai vescovi di Asti fino al 1152. Nel 1156 l’imperatore Federico I “Barbarossa” lo concesse al conte Guido III di Biandrate, nominato comandante delle milizie imperiali per il territorio della diocesi di Novara e del contado astigiano, che comprendeva anche il territorio di Chieri e la Val di Canale.

In realtà si trattava di un modesto insediamento che si sviluppò nel XIII secolo con l’arrivo dei profughi di Porcile, Tegerone e Stuerda, distrutte dai Comuni di Asti e Chieri. Essi si insediarono sul colle dove sorgva una fattoria denominata Povarium (da Podium Warini, ossia “poggio di Guarino”), poi PodivariumPovarinum, sino ad arrivare all’attuale Poirino.

Nel 1312  uno degli ultimi conti di Biandrate cedette per 50.000 fiorini d’oro i diritti feudali a Filippo di Savoia, principe d’Acaia. Nel 1372 Amedeo VI di Savoia, “il conte verde”, cedette Poirino per 19.000 fiorini in feudo ad Aimonetto Roero fissandone per la prima volta i confini, che a grandi linee sono gli attuali del Comune.

I Roero cingono di fortificazioni, di torri e di un largo fossato il paese, inducendo il loro vassallo a ribellarsi ai Savoia, i quali fecero occupare il sito. La popolazione era contraria, e mise in fuga il castellano e per questo i Savoia premiarono i cittadini di Poirino accogliendo diverse loro richieste tra le quali un mercato settimanale, una fiera annuale e di non avere più feudatari ma di dipendere direttamente dai Savoia. Secondo alcuni commentatori a ciò si deve la corona di rango principesco che timbrava lo stemma antico del Comune.

Durante il conflitto franco-spagnolo a causa delle scorribande dei militari nella regione, si diffuse una terribile pestilenza, con distruzione e la miseria. Le fortificazioni vennero abbattute nel 1543 dal marchese del Vasto affinché il nemico non se ne appropriasse, al loro posto c’è l’attuale passeggiata Guglielmo Marconi.

Durante la dominazione napoleonica il paese venne denominato Poyrino e incluso nel Dipartikento del Po.

Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso

 

Bibliografia.

AA.VV. Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino, 1997, p.394.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’argento, alla croce d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento “COMUNE DI POIRINO”; le parti di metallo e nastro argentati. L’asta verticale ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate posate a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali sfrangianti d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro
Profilo Araldico

“Drappo di rosso, alla croce di bianco, bordato di azzurro e caricato dello stemma comunale””

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regie Lettere Patenti (RRLLPP)
    concessione
    11 Gennaio 1934

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    8 Maggio 1933