Comune di Podenzano – (PC)

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Info
  • Codice Catastale: G747
  • Codice Istat: 33035
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 9081
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 44.58
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il capoluogo deriva il proprio nome da un antico fondo agricolo di tale Pudentius (o Potentius) da cui Praedium Pudentianus (o Potentianus), che divenne un “vicus” di abitazioni e nel Medioevo fu sede della Plebs Pontentiani (XIII sec.). Nel 116 è documentato come POTENCIANUS.

Lo stemma del Comune richiama le armi della famiglia feudale degli Anguissola. Gian Francesco Anguissola e il fratello Bartolomeo vennero creati conti di Podenzano da Gian Galeazzo Maria Sforza-Visconti nel 1477, il feudo comprendeva anche Rivergaro, Montechiaro e Rustigazzo.

Il castello simboleggia quello del paese, rimaneggiato nel XVI secolo, ed è cimato dalla colomba raggiata, insegna della contea degli Anguissola di Podenzano , che l’associavano anche al motto francese “A BON DROIT” (‘A buon diritto’, nel senso di ‘meritato’ per il valore guerriero della schiatta).

È stato concesso con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III del 10 aprile 1930, dove si blasona: “Troncato: nel 1° d’azzurro, al castello torricellato di uno, merlato alla ghibellina, d’argento, la parte centrale sormontata da una colomba dal volo abbassato, al naturale, raggiata d’oro; nel 2° spaccato e inchiavato d’argento e di rosso”.

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

BLASONATURA

“Scudo troncato; nel primo d’azzurro al castello torricellato di uno, merlato alla ghibellina, d’argento, la parte centrale sormontata da una colomba dal volo abbassato, al naturale, raggiata d’oro; nel 2° spaccato inchiavato d’argento e di rosso. Lo scudo è incorniciato da una corona di foglie per metà di ulivo e per l’atra metà di quercia.

R.D. 10 Aprile 1930

SMALTI
OGGETTI
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BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”.

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    10 Aprile 1930

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