Comune di Piscina – (TO)

Informazioni

  • Codice Catastale: G705
  • Codice Istat: 1195
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3435
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 9.92
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

PISCINA, come simboleggiato nello stemma Comunale, deriva il proprio nome da un lontano passato, allorché la zona era particolarmente paludosa e dove era possibile anche l’allevamento di pesci (“piscinas”: peschiera ad uso alimentare; da cui PESCINA). La tesi è suffragata dal “… fatto che molti nomi della zona fanno pensare che nei tempi antichi il territorio fosse ricco di acquitrini o paludi: Marsaglia (Marsaia da Mars = Marcio o terra marcia), Bisognette (ora Pascaretto) da Boissonette ossia Boisson = Bussun = fosso), Moje da Mujia vale a dire “terra molle” oppure “a mollo”; Riva, Riva-rossa e Riva-secca che fanno pensare a terreni asciutti in zone umide o ricche di fontanili. Essi sono riportati in un’antica carta degli stati del Regno di Sardegna del 1693, conservata presso l’archivio comunale, e posti tra Piscina ed Airasca”. (Wikipedia)

Un’altra teoria propone la derivazione del toponimo dal cognome dei suoi primi abitanti. Lo storico Denina nella sua “Storia del Piemonte” afferma esser esistito un tale Pessina, conte e gran ciambellano del Duca Carlo Emanuele I (forse avo del Beato Antonio Piscina di Antignano d’Asti).

In documenti dell’epoca di Federico II si nomina la località di PISCINATUBUS. E il nome PESCINA compare su alcune carte geografiche degli Stati Sabaudi del XVI secolo.

In omaggio alla prima ipotesi toponomastica il gonfalone comunale risalente al periodo successivo alla II Guerra mondiale è costituito da un drappo bianco su cui compare lo stemma composto da uno scudo con corona di Comune, nella foggia istituita nel 1943, che si può blasonare: “D’argento, ad un albero proteso su di un lago caricato con due pesci natanti in fascia, il tutto al naturale”.

In epoca napoleonica l’attuale centro faceva parte del COMUNE DELL’OLIVA che comprendeva anche la borgata di TAVERNETTE DI CUMIANA. Si narra che, prima dell’erezione del Comune, i piscinesi trafugarono dalla sede di Tavernette i documenti, le insegne e l’archivio di quella Comunità per assicurare l’annessione al loro territorio. Nel 1801 Tavernette venne aggregata a Cumiana.

La circoscrizione amministrativa di Piscina fu sempre meno estesa del territorio della Parrocchia: nel 1807 il Comune incorporò Calvetti (già frazione di Frossasco); nel 1893 le frazioni Bianciotti, Margari, Bruera, Baudi, Gabellieri (sino ad allora sotto l’amministrazione di Scalenghe, tutt’ora Gabellieri è divisa tra Piscina e Airasca); infine nel 1959 Casevecchie e Martini (già frazioni di Airasca).

Verso la fine dei XIX secolo ci fu anche un tentativo di unire le borgate facenti parte della parrocchia piscinese di Baite e Listelli (dipendenti da Cumiana) che fallì per la fiera opposizione del sen. Boselli, originario di Cumiana.

Appartiene al comune di Piscina, anche una piccola parte di Pascaretto, borgo suddiviso con altri due Comuni limitrofi: Frossasco e Pinerolo.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


D.P.C.M. 25 febbraio 1974

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    27 Aprile 1974