Città di Pienza – (SI)

Informazioni

  • Codice Catastale: G602
  • Codice Istat: 52021
  • CAP: 53026
  • Numero abitanti: 2186
  • Nome abitanti: pientini
  • Altitudine: 491
  • Superficie: 122.53
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 36.7

Storia dello stemma e del comune

La città di Pienza è sorta per volontà di papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, nato nell’attigua Corsignano il 18 ottobre 1405, da una famiglia nobile senese esiliata dal capoluogo e ritiratasi in questo loro dominio agricolo.
Corsignano (o meglio San Vito a Rutiliano) era una pieve (tutt’ora esistente) dipendente dall’abbazia benedettina di San Salvatore al Monte Amiata.
Il papa affidò il progetto della “sua” città “ideale” (alla quale diede il nome) a Bernardo Gambarelli da Settignano, detto “il Rossellino” che iniziò il lavoro nel 1459 su un poggio a dominio della valle dell’ Orda e di un’ampia porzione di Val d’Orcia.
Delle lune dello stemma dei Piccolomini (che era: “d’argento alla croce d’azzurro caricata di cinque crescenti di luna d’oro disposti in croce”) ne rimane solo una nello stemma del Comune di Pienza, nel cantone destro del capo. L’emblema principale è un leone coronato, tenente un ramo (secondo alcuni di lupino) tra le zampe, che si rifà al disegno antico e che nell’ottocento fu sostituito da un grifone d’argento. Non se ne conosce l’origine: ma è logico supporre che il leone sia una derivazione dallo stemma del Popolo di Siena (emblema ora della Provincia). Il titolo di città, già assegnato da papa Piccolomini con apposita bolla del 13 agosto 1462, è stato riconosciuto dalla Repubblica Italiana per le insigni opere d’arte che conserva e per l’importanza culturale che rappresenta (la città è inscritta nel patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO).

Il più antico documento esistente che raffigura lo stemma del Comune è il disegno contenuto a pagina 441 della raccolta denominata Armeria Gentilizia di Firenze ovvero Registro delle figure dell’armi delle famiglie fiorentine et armi delle città, terre, ufizi, et altro dello stato fiorentino, conservato nell’Archivio di Stato di Firenze e risalente al XVII secolo (1693). Lo stemma, con un leone rampante che tiene in mano un ulivo, è accompagnato dalla dicitura che ne descrive i colori: “campo rosso, leone d’argento, olivo verde”. Dello stesso periodo è lo stemma raffigurato nella Cappella dei Principi, nella chiesa di San Lorenzo a Firenze dove è presente insieme ad altri quindici emblemi delle città più importanti dello Stato Fiorentino, anch’esso raffigura un leone rampante con una fronda in mano. Successivamente lo stemma è raffigurato da Giovanni Antonio Pecci nelle sue Memorie del 1761; in un semplice schizzo nella prima pagina della sezione su Pienza, lo storico senese ritrae lo stemma del Comune e riporta le probabili iniziali dei colori usati all’epoca: oro per i frutti e per la luna, rosso per lo stemma, bianco per il leone e verde per la pianta.

Durante la dominazione francese lo stemma storico di Pience  fu totalmente sostituito; come accadde in tutti i territori annessi all’impero napoleonico.

Lo stemma ricompare in un disegno allegato alla lettera inviata dal Gonfaloniere comunale  N. Piccolomini il 31 marzo 1860 “all’Illustrissimo Sig.Segretario della deputazione sopra la Nobiltà e Cittadinanza Toscana”, Cavaliere Luigi Passerini, dove si legge: «Ill.mo Signore, la copia dello stemma di questo Comune che invio alla V.S. Ill.ma è stata estratta dallo stemma in tavola esistente alla porta di questo Uffizio Comunale. In conformità con gli altri stemmi in marmo che si trovano in questa città, fa ritenere positivamente che vi sia un errore in quanto che la rama di lupini deve essere fatta in modo che resti adesa alle zampe del grifo. Tra le molteplici ingerenze di una importanza vitale alle quali ho dovuto prestarmi nel disimpegno del mio ufficio in quest’ultimi tempi, aveva trascurata la richiesta di V.S. Ill.ma, e comunque la mancanza sia involontaria, imploro benigno compatimento nell’atto che ho l’onore di segnarmi. Con distinta stima e ossequio. Lì, 31 marzo 1860». Lo stemma inviato era diverso dalle versioni precedenti infatti vi viene raffigurato un grifo (senza ali) in luogo del leone e l’olivo, presente nell’armolario del 1693, era sostituito dal lupino (la nota pianta erbacea che produce semi gialli commestibili simili alle fave). Tali modifiche sono rilevate come difformitàdal Passerini. Il disegno si era ispirato ad «una tavola esistente alla porta dell’Uffizio Comunale» di cui però non vi era più traccia. La raccolta del Passerini fu miniata a colori da Luigi Paoletti nel 1862 e fu pubblicata nel 1864 con il titolo Le armi dei municipi toscani con la riproduzione anche degli stemmi in bianco e nero, realizzati appositamente da Odiardi e Foggi, sulla base delle descrizioni raccolte.

Lo stemma si blasona: “Di rosso, al leone d’oro coronato dello stesso, tenente una fronda di verde, al crescente di luna d’oro nel cantone destro del capo. Ornamenti esteriori di città”.

 
Il gonfalone è costituito da un “drappo rosso, caricato dello stemma descritto, sormontato dalla scritta COMUNE DI PIENZA convessa verso l’alto in argento”.

 

Rispetto alla nostra illustrazione lo stemma comunale è stato oggetto di revisione nei primi mesi del 2004. Il Consiglio Comunale ha definito con apposita delibera lo stemma ufficiale, traendo il disegno dall’affresco quattrocentesco presente nella sala del Consiglio del palazzo comunale e ottenendone ilriconoscimento, unitamente al gonfalone, con D.P.R. dell’11 maggio 2004.

Si ringraziano Matteo Guidotti e Roberto Pinca per le preziose informazioni. 
Note di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 580.

Comune di Pienza. STATUTO COMUNALE ESTEMMA ARALDICO. Pienza, 2004, pp.41-53.

PASSERINI (L.), LE ARMI DEI MUNICIPJ TOSCANI, Firenze, 1864, in Gli Stemmi dei Comuni Toscani al 1860. Volume a cura di G.P. PAGNINI . Edizioni Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991.
Sito ufficiale del Comune di Pienza

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“Di rosso, al leone d’oro coronato dello stesso, tenente una fronda di verde, al crescente di luna d’oro nel cantone destro del capo. Ornamenti esteriori di città”.

Colori dello scudo:
rosso

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo rosso, caricato dello stemma descritto, sormontato dalla scritta COMUNE DI PIENZA convessa verso l’alto in argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Marzo 2004

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Marzo 2004