Comune di Piazza al Serchio – (LU)
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Info
- Codice Catastale: G582
- Codice Istat: 46023
- CAP: 0
- Numero abitanti: 2501
- Altitudine: 0
- Superficie: 27.09
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma del Comune di Piazza al Serchio si blasona: “Di cielo alla piazza di paese al naturale; capo palato di verde e di rosso, caricato di una spada e un pastorale, posti in decusse e sormontanti da una mitria vescovile, d’argento”. È in uso dal 1870 e rappresenta la piazza dell’antico borgo di Sala mentre nel capo(che nelle versioni precedenti all’attuale, e più corrette tecnicamente, si presenta di rosso)1è posto l’emblema del vescovo-conte di Lucca, feudatario del luogo da prima dell’XI e fino al XIII secolo e che per questo motivo aveva il titolo di “conte di Piazza e Sala”.
Il capoluogo prende il suo determinante dal fiume Serchio, corso d’acqua che attraversa tutta la Garfagnana e che ha ben due rami sorgentiferi nella zona (quello detto di Soraggio e quello di Gramolazzo). Il nome attuale risale al 1863 (fu adottato con R.D. del 15 marzo), precedentemente era conosciuto come Piazza di Garfagnana, dal nome della regione, aggiunto a Piazza che identificava il centro commerciale dipendente dal borgo di Sala posto dove la Via Clodia, che risaliva il Serchio da Lucca, si biforcava per raggiungere la pianura padana (attraverso il Passo di Pradarena) e la Lunigiana (attraverso il Passo di Tea).
Nel 1859 il territorio, che con altri comuni della Garfagnana era già possedimento del Ducato di Modena, è entrato a far parte della nuova provincia toscana di Massa e Carrara,successivamente (1929), con una nuova variazione amministrativa, il Comune è passato alla Provincia di Lucca.
(1): Anche nello stemmario del Passerini lo stemma ha un capo rosso (sul quale sono caricate le insegne del vescovo-conte). La “variazione” è probabilmente dovuta ad una errata interpretazione del tratteggio nelle riproduzioni in bianco e nero, dove lo smalto “rosso” è simboleggiato da linee verticali, unita alla volontà di rappresentare i colori “nazionali” d’Italia.
Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. p.728.
Pagnini G.P. (A cura di). GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Dipinti da Luigi Paoletti e descritti da Luigi Passerini. Edizioni Polistampa, Firenze 1991, p. 57.
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di cielo alla piazza di paese al naturale; capo palato di verde e di rosso, caricato di una spada e un pastorale, posti in decusse e sormontanti da una mitria vescovile, d’argento”
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Versione storicamente corretta

GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune