Comune di Pescorocchiano – (RI)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: G498
- Codice Istat: 57049
- CAP: 0
- Numero abitanti: 2290
- Altitudine: 0
- Superficie: 94.58
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il Comune di Pescorocchiano non ha ancora uno stemma ufficiale (nello Statuto vigente è specificato che il Comune se ne deve dotare formalmente): nella comunicazione attualmente usa un emblema che possiamo blasonare come “di rosso, a tre plinti d’argento posti in fascia” che sostituisce quello precedentemente per poco in uso “di rosso, a tre colonne d’argento” (che compare ancora sulla fascia di rappresentanza del sindaco); questo aveva sostituito una versione in uso da tempo: “d’argento, a tre colonne cuspidate di nero” e che, a sua volta, aveva preso il posto del più vecchio “di cielo, alla torre al naturale fondata in punta”.
Probabilmente la trasformazione delle colonne in “plinti” è dovuta alla equivoca denominazione di questi. Il termine architettonico “plinto” indica la base rettangolare sulla quale appoggia la colonna ma, in Araldica, identifica una figura rettangolare simile, nella forma di rettangolo ordinariamente posto in palo, rassomigliante a un mattone posto in verticale. Il grafico, che ha realizzato lo stemma attualmente in uso, ha interpretato correttamente la definizione che ha perso però la sua connotazione architettonica.
Evoca le origini romane della cittadina che è infatti erede dell’antica Nersæ, città della popolazione degli Equicoli, che divenne municipio romano ma le suo origini sono molto più remote, come dimostrano i reperti ritrovati in loco dell’Età del Bronzo.
Nel Medioevo, intorno all’XI secolo, si sviluppò il borgo di Castrum Pescli, intorno al castello di Peschio (Pesculum) con la pieve di Sant’Andrea Apostolo (documentata già dal 1153).
Nel 1183 è compreso nella baronia di Gentile Vetulo, assegnatagli da re Guglielmo II, compreso nel Giustizierato d’Abruzzo.
Nel 1418 fu in possesso di Nicolò Mareri e, in seguito, degli Orsini e dei Colonna; nel 1511 Carlo V lo donò ad Antimo Savelli, in ricompensa per i suoi servigi.
Fu parte della regione degli Abruzzi fino al 1927, quando venne aggregato alla Regione Lazio con la Provincia di Rieti.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso, ai tre plinti d’argento posti in fascia. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma ufficiale antico.

Stemma ufficiale precedentemente in uso.

Stemma sul portale della Regione Lazio con le colonne senza cuspide. Sicuramente il punto di passaggio tra il vecchio stemma e l’attuale.

Stemma in uso prima dell’attuale.

Stemma antico del paese.

Stemma presente sulla fascia del sindaco con tre colonne al posto dei plinti.

BANDIERA RIDISEGNATA

Disegnato da: Bruno Fracasso
BANDIERA UFFICIALE

ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune