Città di Pescia – (PT)

no comune

Informazioni

  • Codice Catastale: G491
  • Codice Istat: 47012
  • CAP: 51017
  • Numero abitanti: 19851
  • Nome abitanti: pesciatini
  • Altitudine: 62
  • Superficie: 79.14
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 21.5

Storia dello stemma e del comune

Anticamente PISCIE, deriverebbe il nome dalla pescosità del torrente noto come Pescia Maggiore, anche se recenti studi non lo mettono in relazione al latino, ma al longobardo “pahhi” che significava “ruscello, torrente” (nella variante “pehhia”).

Il Comune di Pescia ha adottato un’arme parlante: il delfino per gli antichi era un “pesce” ed in Araldica è tra i più nobili animali acquatici.

Secondo alcuni autori quando nel 1698 fu concesso il titolo di “città” il delfino assunse la corona nobiliare sul capo, ma ci sono esempi precedenti nei quali il mammifero porta già la corona: in particolare nel 1339, allorché la città aderì al partito guelfo, il delfino aveva già la corona, mentre il suo colore era oro e non rosso, nonché stava in uno scudo di campo azzurro seminato di gigli d’oro (attestante l’adesione al partito guelfo filo-francese).

Stemma: “d’argento, al delfino in palo di rosso coronato d’oro”.

Note di Massimo Ghirardi

Pescia, forse di origine romana, definita «vico» in alcuni documenti del IX e del X secolo, sorse probabilmente come mercatale (la sua singolare piazza viene ricordata come «mercato longo» fin dall’XI secolo) sotto la giurisdizione di Lucca; ottenuta sulla fine del XII secolo una certa autonomia e retta da un governo consolare e da magistrature proprie che risultano presenti nel 1202 alla formazione della lega con i comuni di Uzzano e Vivinaia (oggi Montecarlo), Pescia nel 1237 divenne per volontà di Federico II sede di un ampio vicariato imperiale che andava dalla Val di Lima a Fucecchio. Alla morte dell’imperatore tornò sotto l’egida di Lucca e nel 1281, dopo un tentativo di ribellione armata, fu da questa distrutta; ricostruita nel 1286, dopo qualche altro decennio di sottomissione a Lucca, finita la signoria di Castruccio Castracani, fu la principale artefice della costituzione della Lega dei comuni della Valdinievole (1328), la quale strinse un onorevole trattato di alleanza con Firenze; ma i reiterati tentativi di riconquista condotti dai nuovi signori di Lucca e le turbolenze della fazione ghibellina locale guidata dai Garzoni la convinsero infine nel 1339 a sottomettersi totalmente, insieme agli altri centri, ai fiorentini, divenendo sede di vicariato. Munito, popoloso e industrioso capoluogo della Valdinevole resistette più volte con successo ad eserciti che marciarono contro Firenze (a Francesco Sforza nel 1430, ai veneziani nel 1496), ma fu occupata nel 1530 dalle truppe di Fabrizio Maramaldo che l’imperatore Carlo V aveva assoldato per restaurare la dinastia medicea in Firenze.
Tratto dal sito su Pescia di www.radicedidue.com dove è possibile trovare anche altre informazioni

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“D’argento al delfino di rosso, posto in palo, sormontato da una corona a sette punte, visibili, d’oro”.

D.C.G. 25 aprile 1929

Colori dello scudo:
argento
Oggetti dello stemma:
corona, delfino
Attributi araldici:
posto in palo, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Decreto del Granduca di Toscana del 1699.


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    25 Aprile 1929