Comune di Périgueux – (24)
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Périgueux (Perigüers/Peireguers in occitano) è il capoluogo della regione storica del Périgord, oggi nel dipartimento della Dordogne, nella regione dell’Aquitaine, nella valle dell’Isle.
Il toponimo Petrucorii sostituì in epoca gallo-romana (I sec.) il più antico Vesunna, e pare di origine celtica: connesso alla tribù dei Petrocores (o Pétrucores che significa “popolo di quattro gruppi armati” separati dagli Aquitanii dal fiume Garumna.
Fu l’imperatore Augusto nel 27 a.C. a riorganizzare i territori della Gallia Transalpina e a collocare Vesunna nella Provincia dell’Aquitania, che nel III secolo divenne Civitas Pétrucoriorum (“città dei Petrocorii”) e che, nel periodo delle invasioni barbariche, si ridusse ad un insediamento sulle alture presto identificato come “la Cité” (‘la città’) dagli abitanti del circondario, mentre sull’antica Vesunna, divenuta Vésone, distrutta dai barbari nel 410, si costruì il Bourg-de-Puy-Saint-Front, una cittadella fortificata intorno all’abbazia edificata dal vescovo Frotier in onore di Saint Front (san Frontone, primo vescovo del Périgord nel III secolo).
Durante la dominazione inglese dell’Aquitania a le-Puy-Saint-Front venne riconosciuto l’ordinamento comunale da Riccardo “Cuor di Leone”. Nel 1204 gli abitanti resero omaggio a Filippo Augusto, che aveva confiscato l’Aquitania a Giovanni “Senza Terra” e unita alla Corona di Francia.
La città attuale nacque nel 1240 dalla ri-unione dell’antica “cité” sede della cattedrale e della corte comitale con la contigua le-Puy-Saint-Front, sede della borghesia, divenendo capitale del Périgord, suddivisione storica del Ducato d’Aquitania.
Pur essendo sotto il dominio inglese, tra il 1360 e il 1363, la città resterà fedele al re di Francia durante la Guerra dei Cent’Anni, i conti del Périgord (fedeli al re d’Inghilterra) si ritirarono nel castello di Montignac, permettendo a Carlo VI di Francia di confiscare la contea in favore del fratello Luigi d’Orléans. Per matrimonio e successive cessioni la contea nel 1437 passerà alla casa di Châtillon, per poi finire nelle mani di quella d’Albret nel 1481.
Durante le Guerre di Religione, seguendo la dinastia d’Albret, la regione sarà fedele al Calvinismo, ma con l’incoronazione di Enrico di Borbone, figlio della contessa Jeanne d’Albret e regina di Navarra, divenuto Enrico IV di Francia nel 1589, il territorio verrà unito definitivamente alla Corona francese.
Nel 1669 venne abbandonata l’antica cattedrale di Saint-Étienne-de-la-Cité in rovina, per la chiesa dell’abbazia di Saint Front, che diviene la nuova cattedrale.
Nel 1813 assorbì il territorio del Comune soppresso di Saint-Martin.
Lo stemma di Périgueux risale al 1640, e si blasona: “De gueules au château de deux tours pavillonnées d’argent, donjonné du même, maçonné de sable, surmonté d’une fleur de lis d’or” (Di rosso, al castello di due torri coperte d’argento, mastionato dello stesso, murato di nero, sormontato da un giglio d’oro).
Esiste anche una versione alternativa (alias) dello stemma, in uso alternatamente al precedente: « Écartelé : aux 1 et 4, de gueules, à deux tours couvertes et girouettées, jointes par un entremur donjonné et crénelé, avec porte à la herse abaissée, le tout maçonné de sable posé sur une champagne de sinople ; entre les deux tours, au-dessus du donjon, une fleur de lys d’or, qui est de Périgueux ; aux 2 et 3, d’or, à l’aigle antique de sable au vol abaissé, qui est de la cité » (Inquartato: al primo e al quarto di rosso, a due torri coperte e banderuolate, unite da un intramuro mastionato e merlato, con la porta alla saracinesca abbassata, il tutto murato di nero, fondato sulla campagna di verde, tra le torri, sopra il mastio, un giglio d’oro, che è di Périgueux; al secondo e al terzo d’oro, all’aquila antica di nero al volo abbassato che è della Cité).
Le due torri e la porta simboleggiano l’unione perpetua e l’alleanza tra i Comuni di Puy-Saint-Front e della Cité, il giglio indica il legame tra la signoria perigordina e la corona di Francia, lo stemma deriva dal sigillo medioevale della città. Il “mastio” (donjon) simboleggia probabilmente la Tour Taillefer, la più importante tra quelle che dominavano le antiche fortificazioni di Puy-Saint-Front e posta a guardia del tratto di collegamento con la Cité.
Il motto, lo stesso che compare con gli stemmi di Angoulême e di Cognac, è FORTITUDO MEA CIVIUM FIDES, che si traduce con “La mia forza è nella fedeltà dei miei cittadini”. Secondo la tradizione è stata concesso alla città nel XIV secolo, allorché i cittadini cacciarono gli inglesi durante la Guerra dei Cent’Anni. Altri pensano che si debba far risalire al periodo della espulsione dei Frondisti antimonarchici che si erano rifugiati in città durante la minor età del re Luigi XIV.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

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