Comune di Patay – (45)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Patay è un comune del dipartimento del Loiret nella regione del Centro (Centre) in una zona abitata da tempi remotissimi e caratterizzata dalla presenza di dolmen del III-II millennio avanti Cristo.

 

Il toponimo deriva da quello di una famiglia (“Papis”) di origine gallo-romana: infatti i Galli per formare degli aggettivi a partire da nomi, vi aggiungevano il suffisso “-acus” che potrebbe aver originato PAPIACUS, come si trova documentato in epoca merovingia.

Nel 1002 si riscontra PAPITACUS e successivamente la terminazione “-acus” venne mutata in “-y” analogamente a numerosi altri casi (in Italia del nord, invece, resterà “-aco”, talvolta cambiato in “-ago” soprattutto in area lombarda) e si ritrova “Pataj” nel 1272.

 

Nell’857 il cavaliere Folco (Foulque), signore del luogo, dona all’abbazia di Bonneval, in corso di fondazione, la chiesa di Patay che divenne un suo priorato. In seguito molte altre istituzioni religiose avranno possedimenti a Patay, soprattutto il capitolo della cattedrale della Santa Croce di Orléans, principale feudataria della regione, e quello della chiesa di Saint Pierre le Puellier, nella stessa città.

 

Il villaggio fu ripetutamente attaccato dai Normanni, nell’898, nel 911 e nel 961.

 

All’inizio dell’XI secolo Patay, e le vicine Villeneuve e La Chapelle erano possedimenti della contea di Dunois (Diocesi di Chartres), pur dipendendo spiritualmente sempre dall’abbazia di Bonneval, i cui abati nominavano il curato di queste parrocchie e il superiore del priorato di Patay. La giustizia era amministrata da incaricati feudali, nominati dal tribunale del capitolo della Santa Croce di Orléans.

 

Del 1103 è il primo documento che nomina la famiglia signorile dei Patay (con un atto di quell’anno Hugues d’Ouzouuer-de Patay effettua un donativo all’abbazia di Saint Pierre de Chartres, dove un suo figlio si era ritirato a vita religiosa). A quell’epoca la residenza signorile era entro una cinta fortificata, nella quale si trovava anche la chiesa e il priorato.

 

Hugues d’Ouzouer  aveva una sua arma araldica: uno scudo rosso1, mentre sua moglie Emmeline de Pathay, erede del feudo, uno di armellino (in evidente “assonanza” con il proprio nome); egli pose lo scudo rosso al centro di quello d’armellino: fu il primo “blason” del paese.

 

Dopo la disfatta di Azincourt nel 1415 la situazione politica della Francia diviene molto complessa: nel 1420, la principessa Catherine, figlia di Carlo VI di Francia, sposa Enrico V d’Inghilterra. Alla morte di suo padre, secondo la legge inglese, ella diviene regina di Francia e di Inghilterra. Il potente duca di Borgogna aveva già riconosciuto Enrico VI come re di Francia e numerosi altri signori seguiranno il suo esempio, scartando le legittime pretese del Delfino Carlo che, secondo la legge franca, era l’erede di suo padre, come Carlo VII.

 

Sabato 18 giugno 1429 l’armate francese, di circa ottomila uomini alla guida della “Poucelle d’Orléans” Giovanna d’Arco sorprese e sconfisse gli inglesi appostati a Coinces, località presso Patay, affidandosi alla protezione delle fitte foreste di Lignerolles riuscirono a neutralizzare i temibili arcieri inglesi.
Lo stemma del Comune si blasona: “D’hermine à l’écusson en abîme de gueule chargé d’une épée haute d’argent, la garde d’or, accostée à dextre d’un léopard et à senestre d’un cerf passant du même, le tout de l’écusson surmonté d’un lambel d’argent”. (D’armellino, allo scudetto in abisso di rosso caricato d’una spada alta d’argento, con la guardia d’oro, accostata a destra da un leopardo e a sinistra da un cervo passante dello stesso, il tutto dello scudetto sormontato da un lambello d’argento).

 

Il leopardo e il cervo ricordano la battaglia di Patay: gli inglesi sono simboleggiati dal leopardo, “sorpreso” alla vista di un cervo uscente dal bosco, messo in guardia dall’arrivo dell’armata francese; la spada è la stessa che compare sull’arme di Giovanna d’Arco, mentre il lambello argento è quello che sormonta i gigli d’oro di Francia nello scudo dei Duchi d’Orléans.


(1): questo stemma compare al castello di Versailles, nella sala delle Crociate, nel dipinto che illustra la VII Crociate del 1270.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’armellino, allo scudetto in abisso di rosso caricato d’una spada alta d’argento, con la guardia d’oro, accostata a destra da un leopardo e a sinistra da un cervo passante dello stesso, il tutto dello scudetto sormontato da un lambello d’argento”.

Colori dello scudo:
armellino
Oggetti dello stemma:
cervo, leopardo, scudetto, spada
Pezze onorevoli dello scudo:
lambello

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
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  • istituzione nuovo comune