Comune di Orzivecchi – (BS)

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Info
  • Codice Catastale: G150
  • Codice Istat: 17126
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2506
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 9.88
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Secondo le ricerche toponomastiche di Dante Olivieri, ORZI (che diverrà ORZIVECCHI allorché il Comune di Brescia fonderà ORZI NUOVI nel 1193) deriva dalla corruzione nel tempo del nome del santo patrono San Giorgio in latino “Georgius”, attraverso “Jorgi”, “Orgi” poi “Orci” (pron. ‘ortzi’), e “Orceus” (pron- ‘ortzeus’): da quest’ultima deriva l’accostamento para-etimologico con l’Orso.

Giovanni Maria Cavalli, erudito locale, intorno al 1667 crea la leggenda dell’origine dello stemma:“L’antichissimo castello de gl’Orci, così nominato dagli orsi che fieramente perturbavano in quei contorni, quali distrutti dal valoroso coraggio di quegli abitanti ne riportarono li medesimi in trionfo in campo bianco l’orso destro in piedi ad un rastrello appoggiato, per corpo di gentilitia impresa della loro Magnifica Università, sotto della quale leggesi: QUÆQUE PROMOTEIS CASTRA VOCANTUR AB URSIS ANTIQUUM JURISDICTIO NOME ERAT” (“Quei paesi che dai fugati orsi presero nome, l’antico nome di quei paesi era giurisdizione”).
Popolarmente si crede che il rastrello tenuto dall’orso sia l’arma colla quale gli antichi abitanti cacciarono i plantigradi, in verità “…è solo lo corruzione naturalistica del segno in origine distintivo di partitanza guelfa. Derivava dal lambello, un segmento orizzontale dentato presente nello stemma degli Angiò, capi del partito guelfo in Italia, divenuto segno di partitanza per i loro aderenti che, specialmente nel Bresciano e nella Bergamasca, lo raffigurano sempre più spesso come il pettine di un vero rastrello, con i denti appuntiti”. (M. Foppoli).

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
Foppoli M. STEMMARIO BRESCIANO. Gli stemmi delle città e deio Comuni della Provincia di Brescia. Provincia di Brescia/Grafo, 2011
Olivieri D. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA LOMBARDA. Ceschina, Milano 1961.

BLASONATURA

Un orso destro, in piedi, appoggiato ad un rastrello in campo bianco, con la seguente scritta “Quaeque promoteis castra vocantur ab ursis antiquum Jurisdictio nome erat!”

Dallo statuto comunale

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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