Comune di Orte – (VT)

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Info
  • Codice Catastale: G135
  • Codice Istat: 56042
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 9069
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 70.16
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

L’origine di Orte (nonostante alcuni reperti paleolitici, attualmente conservati nel Museo Luigi Pigorini di Roma) è tutt’ora una questione aperta, come l’etimologia del suo nome. Sono presenti numerose testimonianze, come la necropoli di Villa Pinciana o quella di Civita Deserta, che ne attestano l’importanza durante l’epoca etrusca. Dal primitivo insediamento di HORTA, presso Civita Deserta, gli Etruschi trasferirono la loro dimora sul colle tufaceo dove sorge l’attuale città. In una zona, fra il monte Cimino e il Tevere, più volte luogo di scontri tra Etruschi e Romani. Ma nelle battaglie del 310 e del 283 a.C., combattute presso il lago Vadimone (situato nella attuale zona di San Michele), i romani sconfissero definitivamente gli Etruschi. Nel periodo romano HORTÆ divenne municipio, gli fu quindi concessa ampia autonomia di governo. Nel periodo dell’imperatore Augusto furono edificate molte opere pubbliche e venne anche ricostruito il ponte sul Tevere a cinque archi con tre torri e spallette merlate in sostituzione di quello preesistente in legno dell’epoca di Pompeo Magno. Il ponte, oggi pressoché scomparso tranne che per i poveri resti dei piloni, era conosciuto come Ponte di Augusto, anche se fu costruito sicuramente in epoca anteriore a quella Augustea (come testimonia Cicerone nell’orazione “Pro Sexto Roscio Amerino” del 82 a.C.). Il ponte, che è quello ancor’oggi raffigurato nello stemma cittadino, conferì ad Orte grande importanza perché su di esso passava la Via Amerina che congiungeva Roma all’Umbria. Fu abbattuto nel 1524 e non venne mai più ricostruito. La Diocesi di Orte è una diocesi soppressa della Chiesa cattolica, oggi sede vescovile titolare (che significa che il presule titolare non vi risiede), fino al 1991 era unita a quella di Civita Castellana.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Giancarlo Scarpitta

SMALTI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di bianco…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
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Il comune usa diverse fogge di gonfalone sia rettangolare che a bandoni, separati o uniti.

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di bianco caricato in centro dello stemma comunale…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    3 Luglio 1956

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Dicembre 1956

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