Comune di Oradour-sur-Glane – (87)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Oradour-sur-Glane (Orador, in occitano) è un comune del dipartimento dell’Haute-Vienne, nella regione del Limousin, che il 10 giugno 1944 subì una feroce rappresaglia da parte dei nazisti che circondarono il villaggio e ordinarono a tutti gli abitanti di radunarsi nella piazza, apparentemente per un controllo di documenti. Tutte le donne e i bambini vennero rinchiusi nella chiesa, mentre il villaggio venne saccheggiato. Nel frattempo gli uomini vennero portati in sei granai, dove erano già state predisposte delle mitragliatrici. Secondo il resoconto di un sopravvissuto, i soldati iniziarono a sparare agli uomini, mirando alle gambe, in modo che morissero più lentamente. Una volta che le vittime non furono più in grado di muoversi i nazisti coprirono i loro corpi con delle frasche e diedero fuoco ai granai. Morirono 197 persone, solo in cinque riuscirono a fuggire.

Quindi i soldati minarono la chiesa e la fecero esplodere, alcune donne e bambini sopravvissuti cercarono di fuggire dalle porte e dalle finestre, ma furono falciati dalle mitragliatrici. Solo una donna sopravvisse, 240 morirono assieme a 205 bambini.

Dopo la guerra, nel 1946, il Generale Charles De Gaulle decise che il villaggio non sarebbe stato ricostruito, facendone un “Village Martyr” e un memoriale, le sue rovine vennero mantenute come “Monument Historique“, nel 1999 è stato inaugurato anche il Centre de la Mémoire, dal presidente Jacques Chirac.

Per i superstiti si decise di costruire un nuovo villaggio a fianco del vecchio insediamento, con una pianta simile all’antico borgo e con gli edifici ispirati all’austera architettura del Limousin.

Al nuovo comune venne assegnato uno stemma che si blasona: “D’or à la croix alésée et haussée de sable issant d’un brasier de gueules mouvant de la pointe, cantonnée en chef de deux dagues de gueules, garnies de sable, l’une en bande, l’autre en barre, les pointes vers le centre de la croix”. Devise : “Ni Haine Ni Oubli“. Che si può tradurre: “D’oro, alla croce scorciata di nero nascente da un letto di fiamme di rosso movente dalla punta, accantonata in capo da due daghe di rosso, guarnite di nero, l’una in banda, l’altra in sbarra, con le punte verso il centro della croce”. Motto: “Ne’ Odio Ne’Oblio”.

Decorato con la Croix de Guerre 1939-1945 e con la Légion d’Honneur.

Ad Oradour sono dedicate vie nelle città italiane di Reggio Emilia, Parma, Correggio, Scandiano e San Giorgio di Piano.

Cfr. anche con la scheda di Charly-Oradour.

Nota di Massimo Ghirardi

1): Questo noto crimine di guerra fu commesso da reparti della II divisione corazzata SS Das Reich, comandata da Brigadeführer Heinz Lammerding, come rappresaglia per l’uccisione dello Sturmbannführer Helmut Kämpfe.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’oro, alla croce scorciata di nero nascente da un letto di fiamme di rosso movente dalla punta, accantonata in capo da due daghe di rosso, guarnite di nero, l’una in banda, l’altra in sbarra, con le punte verso il centro della croce”. Motto: “Ne’ Odio Ne’Oblio”.

Colori dello scudo:
oro
Oggetti dello stemma:
croce scorciata, daga, letto di fiamme, punta
Attributi araldici:
accantonato, guarnito, in banda, in sbarra, movente, nascente, verso il centro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune