Comune di Oliveri – (ME)

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Info
  • Codice Catastale: G036
  • Codice Istat: 83063
  • CAP: 98060
  • Numero abitanti: 2168
  • Nome abitanti: oliveresi
  • Altitudine: 2
  • Superficie: 10.29
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 57.7
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Primo a tramandarci un nome per il nostro insediamento è stato, su incarico del Gran Conte Ruggero, lo scrittore Edrisi (1099 – 1164) che scrisse di “Labiri (Oliveri) come di un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, un bagno, delle case, delle buone terre da seminare, dei ruscelli perenni sulle sponde dei quali erano impiantati alcuni mulini e con un bel porto nel quale si faceva copiosa pesca di tonno”.L’attuale denominazione dal nome del condottiero de Carlo Magno “Oliveris” del quale si son volute ricordare ed onorare eroismo e cortesia, risale certamente all’epoca in cui, mancando la scrittura, il compito di esaltare e tramandare le gesta eroiche e gloriose dei paladini di Carlo Magno e di Re Artù era affidato ai poeti popolari che, passando da una piazza all’altra, scatenavano la fantasia e l’entusiasmo popolare e strappavano onori anche ai più potenti.Per effetto della spartizione operata dal Gran Conte Ruggero il territorio compreso tra i fiumi Elicona (Oliveri) e Montagna fino al mare era rimasto assegnato, per decreto del 1088 dato a Melito (Reggio Calabria) ai monaci Benedettini di Patti.Nel 1360 Re Ferdinando di Aragona ridimensionò questa concessione distaccando dalla regia sacrezia di Patti il “feudo”, il “Castello”, e la “tonnara” di Oliveri per farne dono al secondogenito. Situato ai piedi di un bellissimo santuario,TINDARI,circondato,alle spalle dalle catene montuose
degli Iblei e di fronte dal mare che ci offre una bellissima visione,durante le belle giornate,delle isole Eolie che sembrano quasi attaccate.

Tratto dal sito su Oliveri Sul quale è possibile trovare altrenotizie.

BLASONATURA

“Interzato in palo: nel primo, d’argento, a due bande abbassate, di nero, alla bordatura di rosso, con il capo d’oro, caricato di cinque gigli di azzurro, posti uno, due, due; nel secondo, di porpora, a sei gigli d’oro, posti tre e tre, al capo diminuito e partito di argento e di rosso, caricato nel primo della torre di rosso e nel secondo dal leone d’oro, esso capo unito alla sottostante semirotella, con la convessità all’ingiù, di azzurro, caricata da tre gigli d’oro, posti due, uno; nel terzo, d’oro a sei palle, poste, una, due, due, una, la prima, più grande, di azzurro, le altre di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”

 

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Giugno 1990

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