Comune di Nice – (06)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Nizza (Nice in francese, Niça in occitano; già Nizza Marittima in epoca sabauda per differenziarsi da Nizza Monferrato) è oggi il centro principale del Dipartimento delle Alpes-Maritimes, nella Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur.

Nel 1388 il Comune di Nizza, minacciato nella sua autonomia dall’egemonia provenzale si mise sotto la protezione di Amedeo VII di Savoia, che creò la Contea di Nizza. La città però, per la sua posizione strategica, ha sempre attirato l’attenzione del re di Francia; nel 1600 venne conquistata dal duca di Guisa e solo nel 1699 la città tornò in possesso del Duca di Savoia. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, la città venne riconosciuta possesso del duca Vittorio Amedeo che venne insignito del titolo di “Re di Sicilia”, che nel 1718 permutò con quello di “Re di Sardegna”.

Con la conquista napoleonica la città venne assegnata alla Francia con il trattato di Cherasco del 1796, per poi essere di nuovo annessa allo stato sabaudo con il trattato di Parigi del 1814.

Nel 1860 la Contea di Nizza e la Savoia vennero definitivamente annesse alla Francia, secondo gli accordi presi a Plombières (nel 1858) e il trattato di Torino (del 1860), come compenso territoriale per l’aiuto dato nelle guerre risorgimentali italiane. L’annessione venne ratificata con un plebiscito, sul quale gravano pesanti sospetti di “pilotaggio” filofrancese con il consenso del Governo del Regno di Sardegna. Molti cittadini nizzardi si trasferirono in Italia, oltre il nuovo confine, soprattutto nelle località di Ventimiglia, Bordighera e Ospedaletti.

Lo stemma della città compare per la prima volta sugli Statuti dell’epoca di Amedeo VIII, nel 1430. La città è simboleggiata da un’aquila rossa, in campo argento, posata su tre colli. In seguito vennero aggiunti il mare e la corona comitale, alludente al ruolo di capitale della Contea di Nizza, da cui il blasone attuale: « D’argent à l’aigle couronnée à l’ancienne de gueules, le vol abaissé, posée sur trois coupeaux de sable, mouvants d’une mer d’azur »

In italiano: “D’argento, all’aquila coronata all’antica di rosso, al volo abbassato, posata su tre colli di nero, moventi dal mare d’azzurro”.

L’aquila, simbolo imperiale, è un simbolo di alleanza legato alla dominazione dei Savoia, che dominavano sui loro territori come vicari dell’imperatore, per il loro più antico dominio, la regione savoiarda della Moriana (Maurienne), essi adottarono come emblema un’aquila nera, sulla quale più tardi venne accollato lo scudo « di rosso, alla croce d’argento » (gli stessi smalti dell’aquila nizzarda) caratteristico della dinastia e poi passato a identificare il Regno di Sardegna/Italia.

Durante il Primo Impero napoleonico alla città venne assegnato uno stemma differente con decreto del 6 giugno 1811 : « un lion passant de gueules surmonté d’un soleil rayonnant du même, adextré d’un olivier et sénestré d’un oranger de sinople au chef de gueules chargé de trois abeilles d’or qui est le signe des bonnes villes de l’Empire » (“Un leone passante di rosso sormontato da un sole raggiante dello stesso, addestrato da un olivo e sinistrato da un arancio di verde al capo di rosso caricato da tre api d’oro che è delle bonnes villes dell’impero”).

Queste armi, come in altri casi analoghi, verranno abbandonate con la caduta dell’Impero.

Lo scudo (gotico) è abitualmente timbrato dalla corona comitale « all’italiana » d’oro gemmata con nove perle visibili sostenuta da punte (analogamente a Torino), e accostato da due rami di palma, sui quali un nastro svolazzante riporta (più spesso) il motto tradizionale « Nicaea fidelissima » (‘Nizza la fedelissima’) o (meno frequente) « Nicaea Civitas » (‘Citta di Nizza’).

Nota di Massimo Ghirardi

In collaborazione con Alessandro Neri

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, all’aquila coronata all’antica di rosso, al volo abbassato, posata su tre colli di nero, moventi dal mare d’azzurro”

Colori dello scudo:
argento

LEGENDA

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