Comune di Münster – (HK)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Münster  (letteralmente “monastero” era nota in italiano anche con il nome aulico di Monaco di Vestfalia) è una città extracircondariale della Renania Settentrionale-Vestfalia (Nordrhein-Westfalen), capoluogo del Distretto (Regierungsbezirk) omonimo.

Fondata nel 793 come sede di un monastero, venne eretta in sede vescovile nell’805 nel XVI secolo divenne “Nuova Gerusalemme” la capitale dello Stato della setta degli Anabattisti (o “Fratelli in Cristo”) creato con la violenza da Jan Matthys e Jan Beukelszoon, meglio noto come Jan van Leiden (Giovanni di Leida) durato un anno dal 1534 al 1535. Una sorta di regno proto-socialista e teocratico, contrassegnato da un forte fanatismo che rese la città teatro di repressioni sanguinose con eccessi mostruosi: un autentico “regime del terrore”, dove la pena di morte (anche per minimi reati) veniva comminata senza processo e, “ispirata da visioni mistiche“, anche per la minima contravvenzione.

Nel 1535 la città venne riconquistata dalle armate del principe-vescovo Franz von Waldeck, una parte dei cittadini che rifiutarono di abiurare alla fede anabattista venne costretta all’esilio, gli altri vennero trucidati e i capi della rivolta furono esposti in gabbie fino alla morte (dette gabbie sono tuttora visibili nella chiesa di San Lamberto).

Nel dal 1645 al 1648 fu sede, con Osnabrück, delle trattative della cosiddetta “Pace di Vestfalia”, che mise fine alla Guerra dei Trent’anni (il trattato fu firmato il 24 ottobre 1648).

Con quel trattato i territori dei “Tre Vecovadi” di Metz, Toul e Verdun, la fortezza di Pinerolo in Italia, e quella di Neuf-Brisach in Alsazia, furono cedute dall’Impero alla Francia.

Lo stemma della città è uno dei più antichi della Germania, si blasona: “von Gold, Rot und Silber geteilt.“ (interzato in fascia: d’oro, di rosso e d’argento) e deriva dall’antico stemma del vescovato che era: “d’oro alla fascia di rosso”; pare adottato dal vescovo Konrad I von Berg (1306-1310) nel 1309, e istituito nel 1310 come stemma vescovile, poi mantenuto dal successore Ludwig II von Hessen (1310–1357). Da quello derivano anche gli stemmi dei Distretti di Borken, Coesfeld, Steinfurt e di altri centri, anticamente soggetti al Principato-vescovile.

Secondo alcuni autori si tratta dell’unione dell’antico stemma ecclesiastico con quello della Lega Anseatica (i cui colori erano rosso e argento).

La più antica rappresentazione dello stemma risale al 1368, in un sigillo dell’Antoniushospitals (Ospedale di Sant’Antonio), e pare già esistente cinquant’anni prima, almeno dal 1320. La forma a colori risale al XV secolo.

Tra il XIII e il XVI secolo il sigillo mostrava una città murata, con una torre di difesa, e la legenda SIGILLVM CIVITATIS MONASTERIENSIS (“sigillo della cittadinanza di Münster”).

Sul controsigillo o “piccolo sigillo” è rappresentato il busto di San Paolo con spada e aureola ed è documentato dal 1277, riportava la scritta SECRETVM CIVITATIS MONASTERIENSIS (segreto/del segretario della città di Münster). Si conoscono altre forme del sigillo, in cui la figurazione è diversa, ma il sigillo del segretario comunale , è caratterizzato dalla scritta SANCTUS PAVLVS APOSTOLVS.

Entrambi i sigilli furono distrutti nel 1534 dagli anabattisti, quale segno del passato regime. Dopo la riconquista venne realizzato un nuovo sigillo nel 1536 simile a quello vecchio. Mostrava ancora la vista urbana, ma integrata dallo stemma del principe-vescovo nella porta aperta.

Rimasto in uso fino alla secolarizzazione del principato vescovile di Münster nel 1802.

Nel 1928 venne adottato ufficialmente nelle “grandi armi” della città, derivate da versioni del XVI secolo con i due leoni (in alcune versioni sostituiti da grifoni) come tenenti e timbrato da uno scudo azzurro/argento con cimiero a ventaglio (Weiher in basso tedesco) con i colori della città.

Oltre al sigillo e allo stemma, la città di Münster ha anche una bandiera, pur mancante di una approvazione ufficiale si basa sui colori usati nello stemma e consiste di tre strisce verticali con i colori giallo, rosso e bianco. Inoltre, c’è una versione aulica, a strisce in giallo, rosso, bianco, rosso e giallo con le “grandi armi” della città al centro.

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Interzato in fascia: di oro, di rosso e di argento”

SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella sua versione aulica

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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