Comune di Moyenmoutier – (88)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Moyenmoutier è un Comune del Dipartimento dei Vosgi (Vosges), nella Regione del Grand-Est.

Il toponimo è attestato dal 1793 e deriva evidentemente da Mediani Monasterium (“monastero mediano”)1 , vale a dire all’origine c’è l’abbazia di Moyenmoutier, fondata da sant’Hydulphe, vescovo di Treviri, nel 671 a “mezza distanza” (o “al centro”) da quelle di Senones (a Occidente), di Étival (a Occidente), di Saint-Dié (a Meridione) e di Monmoutier (a Settentrione, presso Val-et-Châtillon). Popolarmente questi cenobi formano la coseidetta “Croce Sacra della Lorena” (Croix Sacrée de Lorraine) o Croce Monastica dei Vosgi (Croix Monastique des Vosges).

Nel 915 l’abbazia venne distrutta dagli Ungari, quindi ricostruita nel 960 sotto la protezione dei signori di Haute-Pierre e divenne un importante centro economico e culturale (un monaco dell’abbazia, Humbert de Moyenmoutier, fu inviato come diplomatico da papa Loene IX a Bisanzio e divenne una dei principali responsabili del Grande Scisma del 1054).

Nel XVI secolo divenne una commenda dei Duchi di Lorena, un membro di questa dinastia Éric de Lorraine, vescovo di Verdun e (contemporaneamente) abate di Moyenmoutier e Saint-Vanne di Verdun, ne intraprese una importante riforma affidandone il compito al priore Didier de la Cour, nel 1604 papa Clemente VII approva la costrizione della Congraazione di Saint-Vanne e Saint-Hydulphe con a capo le due abbazie di Verdun e Moyenmoutie, che sarà all’origine della nota Congregazione benedettina di Saint-Maur (Maurina e Maurista) che avrà grandi meriti religiosi e culturali in Europa.

Soppressa durante il periodo rivoluzionario venne trasformata in filanda e fabbrica per la lavorazione del cotone, successivamente divenne la “prima filatura meccanica di cotone dei Vosgi”.

Oggi è un monumento nazionale e si presenta nello stile neoclassico datole all’epoca della riforma del XVII-XVIII secolo, importanti restauri (soprattutto dopo l’incendio dell’ala sud nel 2005) si sono conclusi nel 2016.

Lo stemma del Comune riprende quello dell’abbazia, e si blasona: “D’azur au dextrochère de carnation vêtu d’argent tenant une crosse abbatiale d’or en pal, avec son sudarium d’argent, mouvant de la pointe” – “D’azzurro al destrocherio di carnagione, vestito d’argento, tenente un pastorale abbaziale d’oro posto in palo, con velo2 d’argento, movente dalla punta”.

(1): ancora oggi gli abitanti sono chiamati Médianimonastériens.

(2): alias “sudarium” anche per la denominazione italiana, ma oggi desueto.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune