Comune di Mouleydier – (24)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Mouleydier (Mont Leidièr in occitano) è un villaggio della Dordogna, nella regione dell’Aquitania situato sulle colline che dominano la riva destra del fiume Dordogne.
Il nome, documentato dal 1213, compare come CASTRUM DE MONTE LEYDERIO, che si può tradurre come “castello del [sul] monte Leydério”: il nome del monte deriva, probabilmente dall’unione di Liderich (nome di persona di origine germanica) unito all’occitano “leidièr” (esattore di imposte). Da mettere in relazione al fatto che il luogo era un punto di esazione del tributo per l’attraversamento di quella parte della regione.
Nel XII secolo il centro si fortifica, con un castello, che è passato alla cronaca per esser stato assediato da Bertrand du Guesclin nel 1375. Di quel fortilizio permangono le rovine.
Successivamente diverrà un porto commerciale lungo il corso del fiume.
Tra il 1790 e il 1794 il Comune di Mouleudier assorbì il territorio del vicino Comune di Saint-Cybard andando a formare il Comune di Mouleydier-Saint-Cibard [sic].
Durante il periodo rivoluzionario, che imponeva la “decristianizzazione” dei toponimi, il Comune adotta il nome di Cybard-de-Mouleydier, fino ad essere ridotto al solo Mouleydier in epoca recente.
Il 21 giugno 1944 il villaggio fu completamente distrutto dalla XI Panzerdivision della Wehrmacht, mentre ventidue abitanti furono fucilati.
Il villaggio venne ricostruito dopo la Liberazione, tra il 1945 e il 1955.
Attualmente alza uno stemma che si blasona: “Vergeté de gueules et de sables à deux besans d’or en pale” .
In italiano : “Verghettato di rosso e di nero (di 14 pezzi), a due bisanti d’oro posti in palo”.
Lo stemma è pressoché identico quello dei antichi signori De Muleydier (poi Rudel-Monclar) i quali portavano però lo scudo “di rosso con due bisanti d’oro”. Il curioso campo “verghettato”, abbastanza insolito, potrebbe essere derivato da una scorretta interpretazione di un’illustrazione al tratto delle linee verticali, convenzionalmente indicanti lo smalto rosso, dello stemma dei De Muleydier. Anche i due “bisanti”, che alcuni mettono in relazione al “pedaggio” che si doveva pagare ai signori di Mouleydier per l’attraversamento del loro territorio, potrebbero esser stati in origine anche delle ruote di mulino (connesse al latino “molam”).
Lo scudo è timbrato dalla corona murale dei Comuni francesi ed decorato con un serto di palme (allusive al “martirio” e riferentesi all’episodio citato della Seconda Guerra mondiale) dal quale pende la Croix-de-Guerre concessa al Comune l’11 novembre 1948.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Verghettato di rosso e di nero (di 14 pezzi), a due bisanti d’oro posti in palo”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune