Comune di Morano Calabro – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: F708
  • Codice Istat: 78083
  • CAP: 87016
  • Numero abitanti: 4795
  • Nome abitanti: moranesi
  • Altitudine: 694
  • Superficie: 112.34
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 82.0

Storia dello stemma e del comune

Il Padula ritiene che il nome di Morano Calabro derivi dall’ebraico Moren, parola adoperata nel Talmud nel significato di castello. (L. Accattatis, op. cit., pag. 469). L’abitato, di antichissima origine, è ricordato per la prima volta con il nome di Muranum in una lapide trovata a Polla nel Salernitano e risalente con probabilità al 159 a. C. Divenuto feudo di Apollonio Morano, nel corso della dominazione aragonese fu aggregato allo Stato di Bisignano. Successivamente, nel 1614 divenne dominio degli Spinelli, che lo mantennero fino al 1806. L’abitato, in caratteristica posizione sui ripidi fianchi di un colle di forma conica posto alle falde del massiccio del Pollino (a cavallo tra la Calabria e la Lucania), è dominato dai cospicui resti del Castello dei Sanseverino di Bisignano, di origine normanna, ma rimaneggiato nel ’500. La chiesa di San Bernardino, che presenta nell’interno il soffitto ligneo carenato del ’500, conserva numerose opere d’arte. Sull’altare maggiore vi è un polittico del Vivarini (1477), oltre ad un Crocifisso ligneo del ’400, un affresco raffigurante la Madonna con Angeli e Santi del 1524, intagli lignei (coro e leggio) del 1538, un pulpito ligneo del 1611 ed una statua lignea del Santo titolare (XVII secolo). La chiesa della Maddalena è del tardo ’500 con rifacimenti barocchi e facciata della metà del ’800; all’interno custodisce una statua marmorea della Madonna e Angeli di Antonello Gagini, oltre a statue alla maniera del Fanzago (XVII secolo) e ad altre statue del XVI secolo; si conservano inoltre tele del ’700, coro ligneo barocco, ciborio del XVI secolo e preziose argenterie. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo conserva, nell’interno barocco, decorazioni in stucco e affreschi, fonte rinascimentale, altari barocchi, lastra tombale del ’300 con medaglione del Redentore, croce processionale argentea del 1445, statua di Santa Lucia e Santa Caterina opera di Pietro Bernini e statue di San Pietro e San Paolo della scuola dello stesso. La chiesa del Purgatorio mantiene il soffitto ligneo e altare maggiore con paliotto a rilievi del ’600. Importante risorsa economica è l’agricoltura (frumento, legumi, patate, olive, uva e frutta) assieme alla selvicoltura ed alla lavorazione del legno. Patrono: San Bernardino da Siena (20 maggio) Comuni confinanti: Castrovillari, San Basile, Saracena, Mormanno. Note di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune