Comune di Monteu Roero – (CN)

Informazioni

  • Codice Catastale: F654
  • Codice Istat: 4140
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1672
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 24.45
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune



Monteu Roero è l’antica Monte Acuto (Mons Acutus), in riferimento alla posizione presso l’altura aguzza che sovrasta l’abitato sulla quale sorge l’imponente castello dei Roero, poi contratto nel toponimo attuale il cui determinante fa riferimento alla dinastia dei feudatari che diedero nome all’intera area.

Nel 1041 l’imperatore Enrico III lo comprese nella contea dei vescovi di Asti; successivamente venne ceduto da questi a Guido di Biandrate, che fece edificare il primitivo castello. Alla sua morte il territorio della signoria venne suddiviso tra i figli: al primogenito venne assegnato l’Astigiano, comprendente Monteu. Nel 1299 i Biandrate furono sconfitti dalle armate del Comune di Asti e costretti a vendere il castello ai Roero (o Rotari) per 48.000 fiorini, con il beneplacito  del vescovo di Asti. Da allora la località prese il nome di Mont Acutus Rotarianum e il castello venne ricostruito.

Il 3 luglio 1784 il feudo venne venduto a Vittorio Amedeo III di Savoia.

Il Roero (Roé, in piemontese) è una sub-regione del Piemonte, corrispondente alla parte nord-orientale della Provincia di Cuneo sulla sponda sinistra del Tànaro (che lo separa dal territorio delle Langhe), comprendente oggi i territori di 23 Comuni. Zona prevalentemente collinare disseminata di castelli e rocche è nota principalmente per la produzione vinicola e, in misura minore, frutticola.

Prende il nome dalla famiglia omonima – i Roero – che ha dominato questo territorio per diversi secoli.

La dinastia dei Roero (dette anche Rotari, Roure e Roverio) è di origine astigiane che, grazie al commercio (e ai prestiti di denaro) aumentò i propri profitti e, conseguentemente, il peso politico sulla città ricoprendo importanti incarichi.

Le molte linee famigliari (che erano più di venti nel XVI secolo) con acquisti ed infeudazioni occuparono l’area corrispondente all’attuale Roero.

Lo stemma famigliare è del tipo “parlante” avendo adottato una figura delle “ruote” (“rode, roe” nelle varie dizioni) d’argento in campo rosso (rosso e argento sono i colori blasonici di Asti) che verranno poi ripresi da tutti i rami della dinastia. Si può quindi blasonare: “Di rosso a tre ruote d’argento”.

Alcuni asseriscono che i Roero avrebbero le proprie origini dalla discendenza del re longobardo Rotari (636-652), mentre secondo altri sarebbero gli eredi di un condottiero fiammingo di nome Guglielmo Ghiglion (Guillaume Guillon), che nel 1099 avrebbe partecipato alla Crociata dove vinto a singolar tenzone un saraceno, dopo averlo decapitato, lo avrebbe fatto trasferire al campo crociato su un carretto a tre ruote (anziché quattro) in segno di spregio. A ricordo dell’evento i discendenti avrebbero adottato le ruote come emblema, associato al motto A BON RENDRE (‘a buon rendere’) e ad un cimiero, formato dalla figura di guerriero armato di clava.

Da quello deriva l’attuale stemma cittadino: “di rosso a tre ruote d’oro”.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“Di rosso a tre ruote d’oro”

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
ruota

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune