Comune di Monteroni d’Arbia – (SI)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: F605
- Codice Istat: 52017
- CAP: 0
- Numero abitanti: 8812
- Altitudine: 0
- Superficie: 0.00
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Asciano, Buonconvento, Murlo, Siena, Sovicille
- Santo Patrono: santi Giusto e Donato
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il geografo Repetti, nel 1839, definiva Monteroni un «piccolo borgo con una grandiosa torre sulla strada Regia Romana alla prima posta da Siena per Roma»; torre che fu edificata nel 1322 per conto dello spedale senese di Santa Maria della Scala, così come il vicino mulino. E fu proprio intorno a quegli edifici che all’inizio del Trecento si sviluppò il primo nucleo del borgo, con chiesa parrocchiale intitolata ai santi vescovi Giusto e Donato.
Il grande spedale senese era proprietario di ampie estensioni di terre in quella zona, organizzate nella grandiosa grangia di Cuna, una fattoria fortificata i cui edifici medievali sono oggi perfettamente conservati.
Nel 1382 Monteroni risultava sottoposto a Siena, incluso nel vicariato di Lucignano d’Arbia; a quella data richiese di essere costituito in vicariato autonomo, ma la domanda venne respinta.
Nel 1554 fu assalito e conquistato dalle truppe imperiali, passando l’anno successivo – insieme a tutto lo Stato di Siena – sotto il dominio del Granducato mediceo.
Nel 1777, in seguito alle riforme promulgate dal granduca Pietro Leopoldo, il territorio di Monteroni venne incluso nella Comunità di Buonconvento, dalla quale fu distaccato nel 1810, al tempo della dominazione francese della Toscana, ed eretto a capoluogo di una propria Comunità, rimasta in essere con la successiva Restaurazione e con l’Unità d’Italia, fino al presente.
Il Comune porta uno stemma «d’argento, alle figure dei santi Giusto e Donato in paramenti sacri, moventi da una campagna di verde»; il drappo del gonfalone è azzurro.
Annotava Passerini, nel 1864, che «le immagini dei santi vescovi Giusto e Donato, titolari della parrocchia, erano rappresentate nello stendardo della chiesa, ed ora lo sono nell’arme della comunità». In realtà un identico stemma della Comunità si trova rappresentato in un blasonario datato 1580 conservato nell’Archivio di Stato di Siena, e in altri dei secoli successivi.
Nota a cura di Michele Turchi.
Bibliografia:
– G.A. Pecci, Sposizione de’ colori delle armi delle città, terre e castelli dello Stato Senese, Siena, s.d.
– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze, 1833-1846, vol. III.
– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni, Firenze, 1985.
– Gli stemmi dei Comuni Toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze, 1991.
– V. Favini, A. Savorelli, L’organizzazione amministrativa e araldica dello “Stato di Siena”, in Segni di Toscana. Identità e territorio attraverso l’araldica dei comuni: storia e invenzione grafica, Firenze 2006.
- Savorelli, C. Maspoli, Il più antico stemmario comunale dello “Stato di Siena” (1580), in «Archivum heraldicum – Archives héraldiques suisses», 117 (2003).
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Michele Turchi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento alle figure dei santi Giusto e Donato in paramenti sacri, moventi da una campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune”
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma in b/n in uso dal Comune.

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune