Comune di Monteriggioni – (SI)

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Info
  • Codice Catastale: F598
  • Codice Istat: 52016
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 9165
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 99.49
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Casole d'Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, Siena, Sovicille

  • Santo Patrono: Natività della Beata Vergine Maria
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

“Monteriggion di torri si corona”
(Dante, Inferno XXXI canto)

La citazione di Dante ben rappresenta la città di Monteriggioni, tutt’oggi circondata dalla cerchia murata che l’ha resa celebre. Lo stemma comunale riprende la struttura murata elevandola a simbolo dell’intera e dallo Statuto del Comune risulta che:
“Lo stemma del Comune è rappresentato, su fondo rosso, da tre torri merlate alla guelfa, la centrale aperta di nero, unite da mura racchiudenti due altre torri, la destra torricellata di un pezzo e finestrata di nero, l’altra sormontata da una guardiola merlata, nel centro una chiesa, il tutto al naturale e fondato su una campagna di verde. Decreto [di concessione] del Capo del Governo del 16.12.936”

Nel mese di marzo 1213 la città di Siena, guidata dal podestà Guelfo da Porcari, iniziò la costruzione di una cittadella sul Monte Ala, dove già esisteva una fattoria di origine Longobarda (la denominazione di MONTIS REGIS probabilmente indica un fondo di proprietà regale o che godeva di esenzioni fiscali da parte della corona) di proprietà della famiglia Da Staggia. L’impresa fu determinata dal Comune Senese per difesa contro la rivale città di Firenze.
La cinta muraria che ancora caratterizza la cittadina è di forma ellittica, con un perimetro di 570 metri e uno spessore medio di 2, con 14 torri più una interna alla cerchia. Presenta due accessi diametralmente opposti: Porta Franca (o “Romea”, perché in direzione sud-est, verso Siena e Roma) e Porta San Giovanni (o “Fiorentina”).
Nel 1145 si combatté proprio nei pressi del Monte Ala una difficile battaglia tra Senesi e Fiorentini, questo forse è all’origine della decisione di fortificare quell’avamposto che era parte integrante delle difese urbane di Siena.
L’importanza strategica di Monteriggioni è testimoniata anche dalle successive e frequenti lotte per il suo possesso: nel 1244, nel 1254, nel 1269 si rifugiarono a Monteriggioni i profughi Senesi dopo la perduta battaglia contro i Fiorentini avvenuta presso Colle (oggi Colle Val d’Elsa). Storicamente la città non fu mai espugnata militarmente.
Secondo gli Statuti del Comune di Monteriggioni del 1380 gli abitanti della cittadella godevano di diritto della cittadinanza Senese.
Il 27 aprile 1554 grazie al tradimento del Capitano di Castello Zeti (fiorentino) il marchese di Merigliano conquistò la cittadella, facendo prigionieri gli abitanti e trasferendoli a Firenze. L’anno successivo fu agevole da lì muovere contro Siena e soffocare la secolare Repubblica. Questo episodio è considerato il termine dell’epoca Comunale in Italia. Cosimo De’ Medici impose quindi la sua Signoria sul territorio.
I Medici vendettero il feudo dapprima ai Golia di Siena, che lo passarono ai Batta. Venne incluso nel (breve) Ducato di Gian Galeazzo Visconti, quindi pervenne ai Fabbroni, poi ai Datti e agli Accarigi; questi ultimi lo cedettero ai Griccioli che ancora hanno possedimenti nella zona.
Ai primi del 1900 fu proposta la fusione del Comune comunità (che comprende anche il territorio dell’ex Comune di San Martino a Strove) in quello di Siena, alla quale la popolazione si oppose fieramente.

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, a tre torri merlate alla guelfa, la centrale aperta di nero, unite da mura racchiudenti due alte torri, la destra torricellata di un pezzo e finestrata di nero, e l’altra sormontata da una guardiola merlata, nel centro una chiesa, il tutto al naturale e fondato sopra una campagna di verde. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di rosso…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    16 Dicembre 1936

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Gennaio 1970

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