Comune di Montenero Sabino – (RI)

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Info
  • Codice Catastale: F579
  • Codice Istat: 57042
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 310
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 22.63
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del Comune di Montenero Sabino, regolarmente concesso con DPR n. 2006 del 30 giugno 1976, mostra due campi affiancati: nel primo si riconosce l’emblema Orsini, conti di Anguillara, e nel secondo il castello rosso che rappresenta la piccola comunità dei Monti Sabini alludendo al locale castello, a sua volta simbolo del capoluogo, che controllava questa parte della Valle del Canera.

Lo stemma è così blasonato: partito: il 1° bandato di rosso e d’argento, abbassato ad un capo del secondo, caricato di una rosa del primo e sostenuto da una fascia d’oro caricata di un’anguilla ondeggiante in fascia di verde; il 2° d’argento al castello di rosso murato e chiuso di nero, torricellato di tre pezzi, il centrale più elevato, merlati alla guelfa; il tutto fondato su campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso ed è stato concesso con il medesimo decreto.

 

Il toponimo di Montenero deriverebbe dal basso latino “Monte Nirium” citato in un atto dell’anno 1023 della abbazia di Farfa, alla quale rimase legato per molto tempo o anche da “Mons Nigrus” citato in altri atti del 1030 e 1038. Il nome deriva, probabilmente, dai  boschi folti e oscuri che circondano il paese o forse è in connessione con l’abbondante presenza di pietra focaia di colore nero nelle montagne circostanti.

 

Sembra che il territorio di Montenero fosse abitato già in epoca romana: si tramanda che questo primo insediamento fosse collocato al confine con Mompeo, nella zona che ancora oggi porta il nome di “pago” (da “pagus”: villaggio). Su questo, nel medioevo, si sviluppò un villaggio fortificato da mura, nel 1023, che diverrà una munita fortezza in possesso dapprima dei Lavi e poi degli Orsini di Anguillara, ai quali si deva la salvezza del paese e del castello, su intercessione verso il pontefice Alessandro VI allorché questi decise la distruzione di tutte le rocche in un raggio di 40 miglia da Roma affinché non rappresetassero un rifugio per eventuali oppositori politici.

In seguito, il castello passò a Lotario Conti duca di Poli, quindi a Muzio Mareri, dal 1619 ai Savelli, per ritornare agli Orsini. Quindi passò di duchi Mattei di Paganica.

Infine, papa Clemente X, nel 1671, lo eresse a ducato e nel 1755, su autorizzazione del pontefice, castello e titolo feudale furono venduti ai marchesi Vincentini di Rieti.

 

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Giancarlo Scarpitta per la cortse collaborazione.

 

Bibliografia:

Comune di Montenero Sabino, STATUTO, 1991, art. 9 §1.

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Partito: il 1° bandato di rosso e d’argento, abbassato ad un capo del secondo, caricato di una rosa del primo e sostenuto da una fascia d’oro caricata di un’anguilla ondeggiante in fascia di verde; il 2° d’argento al castello di rosso murato e chiuso di nero, torricellato di tre pezzi, il centrale più elevato, merlati alla guelfa; il tutto fondato su campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di bianco e di rosso…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    30 Giugno 1976

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