Comune di Montemignaio – (AR)

Articoli correlati

Info
  • Codice Catastale: F565
  • Codice Istat: 51023
  • CAP: 52010
  • Numero abitanti: 622
  • Nome abitanti: montemignaiesi
  • Altitudine: 739
  • Superficie: 26.05
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 86.3
  • Comuni confinanti:

    Castel San Niccolò, Pelago (FI), Pratovecchio Stia, Reggello (FI), Rufina (FI)

  • Santo Patrono: Madonna delle Calle
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il territorio di Montemignaio (toponimo verosimilmente derivato da Mons Miliarius) si trova nella valle del Casentino, alle falde del Pratomagno che digradano verso il corso del fiume Arno. Nel Medioevo fu feudo dei conti Guidi del ramo da Battifolle, che vi eressero il castello noto come Castel Leone o Castiglione.

Degna di nota l’antica pieve di Santa Maria in Monte Miliario, compresa nella diocesi di Fiesole, della quale si hanno memorie fin dall’anno 1103. Fabbricata in conci di pietra macigno, è una fra le quattro pievi più vetuste del Casentino, insieme a quelle di Vado, Romena e Stia. Tradizionalmente la sua erezione viene attribuita a Matilde di Canossa, contessa di Toscana.

Nel 1348 gli uomini di Castel San Niccolò e Montemignaio si ribellarono al conte Galeotto di Guglielmo Novello, dandosi alla Repubblica fiorentina. L’acquisizione di questa comunità fu sancita nel 1359 con un atto pubblico di rinunzia fatto dal conte Marco Novello dei Guidi di Modigliana a favore di Firenze, che vi instaurò la giurisdizione distrettuale detta della Montagna Fiorentina. Quest’ultima alzava un’insegna dal campo azzurro (a volte rosso), con un monte di sei cime d’oro sormontato da un sole raggiante anch’esso d’oro, figure con funzione parlante che richiamano l’una il toponimo, l’altra «per rammentare il torrente Solano che bagna le rive di quella terra», per usare le parole del Passerini.

A seguito delle profonde riforme comunitative messe in atto dal granduca Pietro Leopoldo, nel 1776 fu istituita la nuova comunità di Montemignaio, che comprendeva i comunelli di Battifolle e Caiano. Soppressa nel 1808 dall’amministrazione francese che in quegli anni dominava la Toscana, il territorio venne aggregato alla mairie di Castel San Niccolò, alla quale rimase unita anche dopo la restaurazione del Granducato. Nel 1865, con lo stato unitario, Montemignaio venne eretto a capoluogo di un comune autonomo, compreso nella provincia di Arezzo.

Lo stemma comunale in uso, definito dall’art. 4 dello Statuto comunale, si blasona «d’azzurro, al monte di sei cime d’oro, sormontato da un giglio d’argento»; il gonfalone reca un drappo di azzurro. La figura del monte ha una evidente funzione parlante, in relazione al toponimo; il giglio rammenta invece la passata dominazione fiorentina.

 

(nota a cura di Michele Turchi)

 

Bibliografia

– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46, vol. III.

– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864.

– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985.

– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991.

– AA.VV., La Toscana paese per paese, Firenze 1980, vol. II.

Disegnato da: Michele Turchi

BLASONATURA

“D’azzurro, al monte di sei vette d’oro 3,2,1, accompagnato in capo da un giglio d’argento”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione sannitica

Stemma in uso come ufficiale nella versione di Fausto Mancini

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di giallo…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI

“Drappo di azzurro…” attestato nel 1985, probabilmente precedentemente in uso.

“Drappo di azzurro” attestato attorno al 1985, probabilmente precedentemente in uso.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
No items found