Comune di Montecosaro – (MC)

borghi più belli d'Italia

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Info
  • Codice Catastale: F482
  • Codice Istat: 43028
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 6826
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 21.68
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Montecosaro è la contrazione della denominazione latina Montis de Casauris, attraverso Monte Causario, dal personale latinizzato Causorius, forse un proprietario fondiario di epoca tardo-imperiale o longobardo.

 

Papa Alessandro IV, nel 1255, decise di celebrarne l’attaccamento fedele alla Sede Apostolica concedendo il titolo di Monte Fedele, nome che non entrò mai nell’uso corrente.

 

Come molti altri centri circonvicini ha origine picena, ma è documentato solo dal 936 assieme alla pieve di San Lorenzo. Fu un centro di difesa della Fermo longobarda poi passato alla Marca pontificia.

 

Conserva ancora le mura trecentesche e un impianto urbanistico del XVII secolo di particolare suggestione.

 

Lo stemma in uso da parte del Comune si ispira a quello presente sugli Statuti comunali del 1597 approvati dal duca Giuliano II, dove è rappresentato entro una complessa cornice modanata e i due rami di giglio sono fortemente stilizzati.

 

Lo stemma compare già nella campana dell’abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti (oggi Montecosaro Stazione) del 1425.

 

Nella raccolta dell’inchiesta araldica del 1852 o nel repertorio Calocci i due rami sono rappresentati in forma molto naturalistica.

I rami fioriti, oltre che un segno di devozione nei riguardi della croce d’oro che sovrasta il monte più alto e che richiamano il Calvario (il “monte” per eccellenza), sembrano inseriti anche per distinguere questo dallo stemma della vicina Potenza Picena (già Monte Santo) del quale altrimenti sarebbe una replica.

 

Si può blasonare: “di rosso, al monte di cinque colli all’italiana di verde posti in scaglione e moventi dalla punta, quello centrale cimato da una croce latina d’oro, a due gigli d’argento, stelati di verde, moventi dalla cima dei due colli mediani e ricadenti all’infuori”.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Stefano Sampaolo per la gentile collaborazione.

 

Bibliografia:

 

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p.488.

 

Carassai M. (A cura di). LE MARCHE SUGLI SCUDI. Atlante storico degli stemmi comunali. Andrea Livi Editore, Fermo 2015, pp.178-179.

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, al monte di cinque colli all’italiana di verde posti in scaglione e moventi dalla punta, quello centrale cimato da una croce latina d’oro, a due gigli d’argento, stelati di verde, moventi dalla cima dei due colli mediani e ricadenti all’infuori”.

 

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione aulica

Variante del XIX secolo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di giallo…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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