Comune di Miradolo Terme – (PV)

Informazioni

  • Codice Catastale: F238
  • Codice Istat: 18093
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3817
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 9.62
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Nei moltepli­ci simboli presenti nello scudo di Miradolo Terme si vogliono ricordare gli aspetti storici ed economici del paese.

Lo stemma, proposto dallo Studio Araldico di Genova, non trovò unanimi consensi. Nella movimentata seduta del 20 ottobre 1986, dopo una lunga discussione, si approvò lo stemma con i soli voti della maggioranza poiché non vi era accordo sulle motivazioni storiche ed economiche.

Si era anche pensato, in quell’occasione, di dare incarico a dei docenti universitari di trovare una simbologia più attinente al tessuto di Miradolo ma, alla fine, lo stemma fu adottato senza ulteriori ricerche e da allora rimase l’emblema del paese.

Nel primo inquartato è posto l’antico castrum costruito tra il IX e il X secolo, castrum con significato di fortificazione con torri per l’avvistamento dei nemici. Il toponimo miradolo deriverebbe proprio da questa posizione di osservatorio, miratolium. Del fortilizio non rimangono che poche vestigia, dovute per lo più alla pesante distruzione della calata di Ludovico XII, re di Francia, alla conquista del ducato di Milano.

Anche se non si hanno precise documentazioni, si pensa che la chiesetta di Santa Maria in monte Aureto fu costruita proprio in quel periodo con le macerie del castello, tra il 1530 e il 1537, nella stessa zona do­minante, su un colle.

La chiesetta è raf­figurata nel secondo inquartato.

Per quanto riguarda gli aspetti economici, vengono ricordati nel grappolo d’uva d’oro i ricchissimi vigneti e, nell’ultimo campo, nella fontana, le terme di acqua salso-bromo-iodica, verso le quali si era incominciato a mostrare interesse all’inizio del 1900, grazie agli studi di Serafino Volta, fratello del ben più noto scienziato. D’importanza vitale per l’economia del paese, nel 1938 al nome della località venne aggiunta la parola terme.

 

 

Genovese C. 2012 – LA PROVINCIA DI PAVIA – Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, pp. 112-113.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Xixo

Disegnato da: Carletto Genovese

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato: nel primo d’oro, al castello di rosso, murato di nero, formato da due torri, merlate alla guelfa di tre, riunite dalla cortina di muro, chiusa di nero, merlata alla guelfa di sei, esso castello fondato sulla bassa collina, di verde; nel secondo di azzurro, alla chiesa in profilo, d’oro, unita a sinistra al campanile, dello stesso, il tutto fondato sulla bassa collina di verde; nel terzo, di rosso, al grappolo d’uva, d’oro, unito al tralcio, posto in sbarra, d’argento, pampinoso di due e munito di cirro, dello stesso; nel quarto, d’argento, alla fontana formata dal bacino circolare e dal piedritto, d’oro, zampillante di due getti, d’azzuro. Ornamenti esteriori da comune”.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Giugno 1987